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Usa, i Simpson avevano previsto l'assalto al Congresso?

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Il genio Matt Groening, autore dei Simpson, aveva previsto l'assalto al Congresso.

Homer non era vestito da sciamano, ma nei Simpson l’assalto al Congresso riunito era già accaduto. Il celebre cartone animato non è nuovo a puntate premonitrici e, anche questa volta, il genio Matt Groening sembra avere colpito nel segno. Sui social network in tanti nelle scorse ore hanno notato le analogie con i fatti che hanno danneggiato l’immagine della democrazia americana.

L’assalto al Congresso nei Simpson

L’assalto al Congresso viene rappresentato nella prima puntata dell’undicesima stagione dei Simpson, andata in onda per la prima volta nel 1999. L’attore Mel Gibson insieme a Homer semina terrore con un fucile semiautomatico e uccide un senatore infilzandolo con una bandiera americana. Tre anni prima, in un’altra puntata, la celebre famiglia osservava con attenzione l’attacco a Capiton Hill trasmesso in televisione. Gli assalitori procedevano armati nelle scale in pieno stile far west.

La recente puntata Treehouse of Horror XXXI, trentunesimo speciale di Halloween, invece, ha rappresentato il giorno del giudizio del 2020. L’episodio ha inizio con le votazioni a Springfield. Lisa riesce a convincere Homer a non dare il suo voto a Donald Trump elencando tutti gli aspetti negativi del suo mandato. Si tratta, tuttavia, soltanto di un sogno perché il capo famiglia in realtà si è addormentato e non è mai andato a votare. La sua preferenza per Joe Biden sarebbe stata decisiva, tanto che al suo risveglio trova la città distrutta.