Umberto Tozzi non vuole che la sua canzone Gloria venga associata a giornate di grande violenza. L’uso della sua canzone, scelta dal presidente in uscita, Donald Trump, ha fatto arrabbiare il cantante, che è intervenuto su Twitter per dissociarsi completamente da quanto sta accadendo.
Ho sempre preferito l’amore alla violenza , il dialogo alla forza . Nelle mie canzoni , canto la bellezza della vita . Per questo mi dissocio e sono pronto in qualità di autore a difendere le origini e i principi di questa canzone #CapitolHill #CapitolRiot #USCapitol #Trump pic.twitter.com/VxLMfZdl3X
— Umberto Tozzi (@UmbertoTozzi) January 9, 2021
Umberto Tozzi si dissocia
Tutto è iniziato mercoledì 6 Gennaio quando, nel comizio di Donald Trump che ha preceduto l’assalto al Congresso a Washington, gli altoparlanti hanno diffuso le note di “Gloria“, canzone incisa da Umberto Tozzi nel 1979, nella versione cantata da Laura Branigan. La cover è stata proposta prima dell’intervento di Trump sul palco, a Washington. Il brano è stato registrato dalla cantante nel 1982 ed è arrivato al secondo posto della Hot Billboard 100, rimandando in classifica per 36 settimane consecutive. La canzone originale è di Umberto Tozzi e proprio per questo il cantante ha deciso di intervenire su Twitter, spiegando di volersi completamente dissociare da questo accostamento.
Umberto Tozzi è molto arrabbiato e non vuole che la sua canzone venga accostata ad una giornata piena di violenza e caos. “Mi hanno mostrato un video n cui una delle mie canzoni più famose e a cui tengo di più è stata usata in azioni di inaudita violenza da Donald Trump e dal suo staff” ha dichiarato Tozzi in un video postato su Twitter. “Io sono notoriamente un artista e una persona che nel pubblico e nel privato ha sempre preferito l’amore alla violenza. Nelle mie canzoni e anche in Gloria canto la bellezza della vita, per questo mi dissocio e in qualità di autore sono pronto a difendere le origini e i principi di questa canzone” ha aggiunto, dissociandosi completamente dalla giornata di violenza e dallo stesso presidente in uscita Donald Trump.