> > Paolo Simoni: "Canto il brutto di oggi e spero in un mondo migliore"

Paolo Simoni: "Canto il brutto di oggi e spero in un mondo migliore"

Paolo Simoni Porno società

Nell'intervista esclusiva, Paolo Simoni ha parlato del nuovo singolo, descritto l'amicizia con Roberto Vecchioni e la poeticità delle sue canzoni.

In un mondo sempre più egoista, in cui si è sempre più concentrati su sé stessi, le parole di Paolo Simoni risuonano come un monito attualissimo, il tutto contornato da sonorità vive e coinvolgenti, curate e allegre: nell’intervista esclusiva il cantautore emiliano ha raccontato il nuovo singolo, “Porno società”, che anticipa l’album “Anima”.

Il brano dalle sonorità jazz descrive ironicamente la società occidentale che insegue le mode e i pensieri di “opinionisti alla maniera, tuttologi da tastiera, sgrammaticati, affamati di fama e di follower”. “Un gruppo di uomini di un altro sistema solare inviati a spiarci sbarcano sul nostro pianeta terra e constatano di ritrovarsi in una società malata. Si trovano a parlare con uno dei nostri e alla domanda: come sta andando qui da voi? Lui risponde con questa canzone”, ha dichiarato Paolo Simoni.

Paolo Simoni presenta “Porno società”

Paolo Simoni per comporre “Porno società” ha preso ispirazione dalla nostra più viva contemporaneità, dove è vero che siamo tutti interessati a perfezionare “l’inglese ma non il nostro vivere”, siamo sempre più “affamati di fama e di follower” e dove molti si acclamano “esperti improvvisati”. Una frecciatina ironica e attuale contornata da un ritmo fluido e molto coinvolgente, capace attraverso le melodie jazz di dare un tocco di allegria e vivacità. A proposito del singolo che anticipa il suo nuovo album, ha spiegato: “Non mi è nuova la capacità e la voglia di scrivere di ciò che mi circonda e di farlo tramite l’ironia. Se a 36 anni decido di fare ancora il cantautore – in un mondo in cui non sono ben visti né molto ascoltati – lo devo fare con maggiore intensità e consapevolezza. Il cantautore deve avere in mano una macchina fotografica pronta a scattare i momenti più salienti della società odierna. Deve anche sapere raccontare la propria contemporaneità”.

E ancora: “Con “Porno società” ho voluto creare una soggettiva sul nostro mondo: da un lato è bellissimo, ma dall’altro ritengo sia arrivato alla deriva. Nell’epoca dei consumi, il vero consumato è l’uomo, perché diventa lui stesso l’oggetto messo in vendita. Il mondo del web ha le sue potenzialità, ma ha anche dei risvolti negativi, che oltrepassano la soglia della decenza. Oggi c’è un’ossessione che spinge a farsi vedere a tutti i costi attraverso il corpo. Sembra che una persona vale solo se ha tanti like sui social: c’è una pornografia, in parte inconscia, in cui l’essere umano è la vittima. Ci arriva un mondo sempre più finto e di plastica”.

Paolo Simoni ha sottolineato: “Le mie considerazioni personali hanno dato vita a “Porno società”: viene meno l’umanità della quale invece saremmo capaci, se solo volessimo”.

Paolo Simoni Porno società

Il mondo di oggi

Sulla società odierna ha aggiunto: “Difficile pensare alla società idilliaca che vorrei. In primis, vorrei che la vita venisse rallentata, seguendo così i ritmi umani e non quelli della macchina, che ci sta sovrastando. Servirebbe anche più umiltà. Nel mondo di oggi ci sono sempre meno persone disposte ad ascoltare. Bisognerebbe, al contrario, fare parlare chi ha davvero capito la vita. Sarebbe opportuno diffondere valori più alti. Si tratta di un sistema generale che andrebbe rivisto. Anche la politica è fatta da politici con la bocca larga, che davanti alle tante promesse antepongono sempre i propri interessi, dimenticandosi del benessere del popolo” .

Per Simoni, inoltre, servirebbe una rivoluzione anche nello scenario musicale, dove “da anni si canta la stessa canzone d’amore”.

Il cantautorato di Paolo Simoni

Il cantautore è anche un cantastorie che attraverso la poeticità delle parole confida ogni attimo più intimo. A tal proposito, Paolo Simoni ha commentato: “Ho studiato musica fin da quando ero piccolo. Intorno ai 14/15 anni ho iniziato ad ascoltare i dischi dei grandi cantautori italiani e così mi sono innamorato della parola scritta cantata. In un diario ho iniziato a immortalare alcuni miei pensieri. Ho iniziato a unire scrittura e musica e scrivere canzoni. Inizialmente ne scrivevo 100 o 200 e poi le buttavo via. Man mano le ho conservate e fatte diventare qualcosa di serio”.

Paolo Simoni nel suo nuovo album, anticipato da “Porno società”, vanta un duetto con Roberto Vecchioni, al quale ha anche aperto un tour. Sulla loro amicizia ha svelato: “A lungo ho tampinato Vecchioni, volevo fargli sentire un mio brano. Ci siamo trovati in piena estate in una Milano caldissima. Con me avevo due suoi libri sui quali avevo annotato diversi pensieri. In un’ora e mezza da studente mi sono raccontato. Lui con il suo sigaro acceso sembrava aver reso l’ambiente come una Cuba trasportata nel tempo. Continuando a parlare mi ero dimenticato anche del motivo per cui mi ero presentato all’incontro. Una volta ascoltata la mia canzone, prima dei saluti, mi ha detto di volermi ad aprire le sue esibizioni in teatro”.

Di Vecchioni, il cantautore emiliano apprezza non solo la sua “grande cultura”, ma anche “l’incredibile dolcezza e simpatica. Di lui ho avuto il piacere di conoscere l’umanità e paternità profonde. La sua amicizia mi ha aiutato tantissimo. Guarda con attenzione al mondo dei giovani e in maniera assolutamente concreta. Le sue non sono solo parole. Da un uomo come lui c’è solo da imparare”.

Paolo Simoni Porno società

Carriera e progetti futuri

Il cantautore ferrarese ha frequentato il Conservatorio di Ferrara dove ha studiato pianoforte e teoria musicale. È stato allievo del maestro Pasquale Morgante e della cantante Iskra Menarini. Dopo diversi traguardi, è stato scelto come vincitore Musicultura 2009 dal comitato artistico e da Radio Rai. Nel 2010 le sue canzoni arrivano alle orecchie di Claudio Maioli, manager di Luciano Ligabue, che gli propone di aprire i concerti del rocker emiliano negli stadi San Siro e Olimpico. Due anni dopo esce “Ci voglio ridere su” (Sony Music), il secondo album che contiene anche il duetto “Io sono io e tu sei tu” con Lucio Dalla. Nel 2013 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria Giovani con il brano “Le Parole”, il cui valore è stato riconosciuto dal Premio Lunezia. Ai nuovi album, segue il “Vivavoce Tour”, aprendo i concerti di Francesco De Gregori al Palalottomatica di Roma e al Forum di Assago. Nel 2016 esce il singolo “Io non mi privo” che anticipa l’album d’inediti “Noi Siamo La Scelta” (Warner Music). Come autore scrive “Lettera”, interpretato da Gianni Morandi e “Davvero” per Loredana Bertè. Nel 2018 viene pubblicato il suo primo libro “Un pesce rosso, due lesbiche e un camper” e un anno dopo è ospite dell’“Infinito tour” di Roberto Vecchioni.

“Sono contentissimo del mio percorso. Tutto quello che ho fatto è frutto di un duro lavoro. Ho conquistato i miei traguardi lottando con le unghie e con i denti. Vengo da un paesino di 5000 abitanti, Porto Garibaldi, in Emilia-Romagna. Nella mia famiglia facevano i cuochi e i pescatori, nessuno si occupava di musica: ho cominciato davvero da zero. Tutto quello che ho ottenuto è stato per merito delle mie canzoni. Ho incontrato professori e cantautori che sono stati per me dei maestri di vita”. Quindi ha confidato: “Sono soddisfatto della carriera costruita finora. In futuro mi piacerebbe continuare a fare il cantautore e l’autore per altri.

Ma nell’intervista Paolo Simoni non ha parlato solo di “Porno società”. Ha descritto la sua carriera e svelato i progetti futuri. Oltre al nuovo disco, che è un regalo speciale soprattutto in tempi così difficili a causa dell’emergenza sanitaria che blocca il settore della musica e dello spettacolo,continuo a scrivere molto. Sia per altri sia per me. Essere autore mi fa molto piacere: scrivere per altri significa assumere un approccio diverso rispetto a quando scrivo per me stesso. Significa provare a immedesimarmi nell’interprete, per conoscere la sua storia, quali parole potrebbe cantare e quali no. Devo provare a entrare dentro il suo spirito di vita”, ha spiegato. Quindi ha sottolineato: “Mi sono ripromesso che andrò avanti finché avrò qualcosa da dire. Non devo cantare a tutti i costi, indossando una maschera e rendendomi patetico”.