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Raffaella Caruso, il nuovo album: "Riscopro tradizioni della mia terra"

Raffaella Caruso Tantu tiampu fa

Nell'intervista esclusiva Raffaella Caruso ha presentato il nuovo album, "Tantu tiampu fa", e confidato l'amore per le tradizioni e per la Calabria.

Alla ricoperta delle tradizioni unisce l’amore per la sua terra e l’intramontabile passione per la musica: è così che Raffaella Caruso ha dato vita al suo nuovo album, “Tantu tiampu fa”, un disco interamente in dialetto calabrese che per l’autrice “è un cammino dentro il mondo della poesia, dove l’amore è il tema dominante”. Sul suo progetto ha dichiarato: “Le canzoni parlano dell’amore per il marito, per i figli, dell’amore non ricambiato, dell’amore per la vita e per la musica. L’uscita di questo album, dopo due anni di ricerca e di lavoro, è la realizzazione della mia vita musicale. Questo album, scritto e cantato in dialetto, è un invito a riscoprire le nostre tradizioni e i valori del passato per vivere meglio il presente e proiettarsi verso un futuro migliore, tenendo conto delle cose importanti, che contano davvero”.

Nell’intervista esclusiva Raffaella Caruso ha parlato di “Tantu tiampu fa”, un album che celebra il passato, sottolineando l’importanza che ha ancora oggi nella vita dell’artista. “A musica”, “Calabrisella”, “Cu trenta carrini “, “Furtuna”, “Iddra nun sa”, “Na Sirata i primavera”, “Ninna e dorme”, “Tanto tiampu fa”, “Tarantellina di Caruso”, “Tata ca muaru”,“Vita amara” sono i brani che compongono il suo disco. “Cu trenta Carrini” e “Furtuna” sono due cover rispettivamente di Otello Profazio e di Elio Curtu, mentre “Tata Ca muaru” è un famoso brano della canzone popolare calabrese.

Raffaella Caruso, “Tantu tiampu fa”

Raffaella Caruso con “Tantu tiampu fa” ha offerto una dedica alla canzone popolare calabrese e alle tradizioni che le sono state tramandate fin dall’infanzia. Sul nuovo album ha spiegato: “Per 11 anni ho fatto parte di un gruppo di musica etnica. Per questioni di lavoro e familiari, avendo 4 bambini, non avrei potuto continuare a dare la mia disponibilità per prove e concerti. Per due anni ho appeso il microfono al chiodo, ma poi non ce l’ho più fatta e ho ripreso in mano la musica. Negli anni passati avevo scritto testi che ho fatto diventare canzoni anche grazie all’aiuto di mio cugino, il musicista Renato Caruso. È nata così la mia avventura, che mi ha permesso di conoscere molti altri grandi artisti”. L’album è una “realizzazione” e una “rinascita” personale per Raffaella Caruso: “Dopo due anni di lontananza dalla musica, aver concretizzato tale progetto è una grande soddisfazione per me: significa che ce l’ho fatta, nonostante le difficoltà. Sono riuscita a fare quello che mi piace“.

“Nel mio nuovo album canto in dialetto e mi lego così alle tradizioni. Allo stesso tempo però, mi cimento nella sperimentazione di generi musicali diversi, anche per dimostrare che il dialetto può essere usato non solo nella forma classica e popolare. Ho fatto un miscuglio di generi, ma il tutto è fatto in punta di piedi”, ha aggiunto Raffaella Caruso parlando di “Tantu tiampu fa”.

Raffaella Caruso Tantu tiampu fa

Sul suo legame con le tradizioni più antiche, che segnano con orgoglio le nostre origini, ha commentato: Vengo dall’entroterra crotonese, dove le tradizioni sono ancora molto sentite. Sono tante le persone che ancora portano avanti vecchie tradizioni, dalla conserva di pomodoro alla produzione delle salsicce. Persino i ragazzini riprendono canti antichi e li reinterpretano a modo proprio. Sento solide e salde le radici che mi legano alla mia terra. Senza radici ci si sente persi”.

“La vita quotidiana è spesso molto pressante e stressante: la musica non è il mio primo lavoro, ma è la mia valvola di sfogo che mi aiuta a vivere meglio il quotidiano, ha sottolineato.

I prossimi progetti di Raffaella Caruso

Appassionata di musica fin da quando era piccola, a soli 10 anni prende parte alle prime manifestazioni canore. Vanta un’esperienza decennale in gruppi e contesti di musica folkloristica calabrese. Dentista di professione e mamma di quattro figli, non ha mai smesso di coltivare la propria passione per la musica. Lo scorso luglio Raffaella ha rilasciato “Na Sirata I Primavera”, brano estratto dall’album in uscita.

Raffaella Caruso è felice ed entusiasta del suo nuovo album, “Tantu tiampu fa”, che è un regalo speciale soprattutto in tempi difficili. Ma non mancano i pensieri sul futuro. Infatti, sui prossimi progetti ha svelato: “Chi si ferma non è perduto, ma significa che ha perso la fantasia. Nonostante il brutto periodo causato dall’emergenza sanitaria, non perdo la mia voglia di fare e il nuovo disco ne è la prova.

Mi piacerebbe riprendere brani non più ascoltati per riportare in auge la tradizione, anche con arrangiamenti nuovi e più moderni, per non dimenticarli più. Fare tesoro delle nostre tradizioni, tra le quali la canzone popolare, ci permette di vivere meglio nel presente e orientarci nel futuro. Ho diversi progetti in cantiere, piano piano ci tengo a poterli realizzare. A breve termine, avrei il sogno di presentare il mio disco dal vivo. Sfortunatamente però, l’emergenza coronavirus ha imposto dure limitazioni al mondo della musica. Spero ci sia presto una rinascita per tutti i settori”, ha aggiunto.