Dopo l’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza, anche il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini ha detto la sua sulla diatriba scoppiata per Sanremo 2021. Con un post pubblicato su Twitter, il ministro ha dunque precisato che l’Ariston deve seguire le stesse regole valide per tutti gli altri teatri italiani. Potrà dunque accogliere lo spettacolo musicale, senza tuttavia prevedere la presenza di pubblico in sala.
Il Teatro Ariston di #Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro @robersperanza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile.
— Dario Franceschini (@dariofrance) January 28, 2021
Il tweet di Franceschini ha creato un vero scompiglio in casa Rai, dove soprattutto Amadeus sembra averne risentito. Il conduttore e direttore artistico della kermesse si è infatti detto infastidito dalla poca cooperazione in materia, paventando persino la possibilità di lasciare il suo ruolo. Da tempo si rincorrono del resto le voci sulla possibile presenza di figuranti come pubblico per le cinque serate del Festival. “Non ci sono eccezioni”, fa tuttavia sapere Franceschini, rimarcando come anche la gara musicale italiana dovrà adeguarsi alle normi vigenti in tema di sicurezza sanitaria.
Amadeus, che da sempre difende l’idea di un festival con il pubblico, pare dunque non condividere la possibilità di una platea vuota. L’ipotesi dei figuranti non era peraltro stata esclusa dal ministro Speranza, come ha invece fatto poco fa Dario Franceschini.