> > Er Patata, appello dalla D'Urso: "Ho bisogno di lavorare"

Er Patata, appello dalla D'Urso: "Ho bisogno di lavorare"

Er Patata D'Urso

Roberto Brunetti, ovvero Er Patata, ha fatto un appello da Barbara D'Urso per lavorare. L'uomo è in grande difficoltà economica.

Nella puntata di Pomeriggio 5, andata in onda ieri, venerdì 29 gennaio 2021, si è tenuto il solito spazio dedicato ai vip, in cui si è tornati a parlare di tutti i personaggi dello spettacolo che sono stati costretti a cambiare lavoro. Le conseguenze della pandemia hanno colpito duramente anche questo settore.

L’appello di Er Patata

Tra gli ospiti di questa puntata nel salotto di Barbara D’Urso, era presente Roberto Brunetti, conosciuto con il suo nome d’arte Er Patata, che ha raccontato della sua situazione lavorativa particolarmente precaria, causata dalla pandemia di Coronavirus. Una situazione molto difficile, che stanno vivendo moltissime altre persone del mondo dello spettacolo e non solo. Ricordiamo che i più colpiti economicamente in questo momento sono quelli del settore della ristorazione. “Ad agosto organizzavo degli aperitivi, il mio nome ancora richiamava clienti. Poi con la chiusura di bar e ristoranti ho perso il lavoro. Vivo con il reddito di cittadinanza. In passato ho avuto una pescheria, ma l’ho venduta perché avevo due protesi, una al braccio e una all’anca. Dopo la brutta storia dell’arresto, vorrei ricominciare” ha dichiarato Brunetti.

Er Patata aveva già raccontato la sua storia a Domenica Live. “Mi hanno trovato con un po’ di erba. Sai quella disperazione che ti porta a fare un po’ di stupidaggini. Ho pagato con due anni di reclusione: 6 mesi a casa, e gli altri alla casa circondariale di Velletri” aveva dichiarato. L’attore aveva anche parlato del suo grande amore per Monica Scattini, morta nel 2015. “È stato un grandissimo amore. Erano passati 17 anni. Ho saputo che non stava tanto bene, l’ho chiamata, ci siamo visti al bar, ci siamo presi un caffè, ma lei non parlava, era un po’ arrabbiata. E poi un nostro amico comune, che mi chiamava tutti i giorni, un giorno mi ha chiamato e ho saputo che lei non c’era più” aveva raccontato. Questa volta il suo è stato più un appello disperato, per il bisogno di lavorare e di ricominciare.