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Sanremo 2021, il Comitato tecnico scientifico è pronto a bocciare il Festival

Amadeus

Il Cts sembra essere pronto a bocciare il Festival di Sanremo. Il parere degli esperti sulla possibile organizzazione della kermesse è negativo.

Amadeus ha deciso di non dimettersi, ma rischia in ogni caso di non presentare il Festival di Sanremo quest’anno. Il conduttore è pronto ad accettare le indicazioni del Comitato tecnico scientifico e di conseguenza andare avanti con un evento senza pubblico, ma in realtà il Festival potrebbe saltare.

Cts pronto a bocciare Sanremo

Il Comitato tecnico scientifico ha molti dubbi sul fatto di dare realmente spazio al Festival di Sanremo. La Rai è pronta a presentare il protocollo sanitario redatto per organizzare il Festival in sicurezza, ma il Cts sembra essere sempre più scettico e negativo, tanto da pensare di bocciare l’evento. La Rai ha previsto una bolla per i dipendenti con tamponi ogni 72 ore, ingressi e uscite contingentate, auto della Rai, pranzi e cene nei sacchetti. Gli esperti, però, pensano che la bolla possa essere infettata da eventuali contatti positivi con gli artisti, che a loro volta hanno un seguito di persone.

Si tratta di 26 cantanti in gara, ospiti musicali e non, un traffico dietro il palco che rischia di essere eccessivo. L’Ariston, inoltre, è un teatro e anche se il Festival va in onda sulla Rai, rimane un teatro. In questo momento tutti i teatri devono restare chiusi e non va bene neppure scegliere un pubblico di figuranti. Il Festival, inoltre, porta sempre una grande affluenza nella cittadina di Sanremo e questo potrebbe creare non pochi assembramenti. Sanremo, secondo il Cts, non sarebbe in grado di reggere un’affluenza del genere in questo momento.

Sembra proprio che il Cts sia più propenso a bocciare il Festival di Sanremo, nonostante Amadeus abbia fatto un passo indietro. Se il Comitato dovesse decidere di dare il via libera sicuramente il conduttore ci sarà, anche senza pubblico, nonostante quello che aveva dichiarato nei giorni scorsi. La sua rabbia ha ceduto il posto alla riflessione e alla responsabilità. Secondo Amadeus la platea potrebbe penalizzare lo spettacolo, ma ha deciso di rimettersi alle decisioni del Cts e della Rai. Hanno lavorato molto per questo Festival, ma è già stato chiarito che l’Ariston non è uno studio televisivo e che la presenza del pubblico non è ammessa. Dopo giornate di grande tensione Amadeus ha fatto un passo indietro, ma il Cts sembra ancora molto negativo sulla situazione, nonostante far saltare la manifestazione significherebbe mettere in difficoltà moltissime persone che ci lavorano.