Era chiamato il “fotografo del Papa” per via della sua stretta amicizia con Papa Paolo VI. Il fotografo Pepi Merisio si è spento nella notte del 2 febbraio all’età di 90 anni presso l’ospedale di Bergamo. Merisio si fece fin da subito amare per le sue foto che ritraggono soggetti immersi nella vita quotidiana come ad esempio un gioco in piazza.
Una semplicità che traspare dalle foto del Papa che ne mirano a mostrare l’aspetto più autentico e umano del pontefice. La carriera di Pepi Merisio fu costellata di numerosi successi in primis il premio Fermo oltre a diversi magazine di livello internazionale.
Oggi ci ha lasciati uno dei più grandi fotografi del Neorealismo italiano.
Pepi Merisio pic.twitter.com/zg1hJr78d9— Patrizia Minelli (@PatriziaMinelli) February 3, 2021
Bergamo, morto il fotografo Pepi Merisio
Il mondo della fotografia italiana e non solo è in lutto per la morte del fotografo Pepi Merisio conosciuto da tutti come “il fotografo del Papa” si è spento all’età di 90 anni. Grazie alle sue foto umane eppure semplici Pepi Merisio incantò la nostra pensola, etrando al contempo in contatto con Papa Paolo Vi che filmò immerso nei bellissimi giardini vaticani.
A consacrare il fotografo Merisio l’opera “In morte con zio Angelo” che gli permise di vincere il prestigioso premio Fermo. Non solo. Il fotografo Pino Merisio ha lasciato un’eredità importante, un’eredità quest’ultima cultimanta con l’importante archivio fotografico donato al Museo delle storie di Bergamo nel quale sono conservate quasi 250.000 diapositive.
Paolo VI ritratto da Pepi Merisio pic.twitter.com/EBRYLsdfiS
— Lorenzo Rosoli (@FamilyRosoli) February 3, 2021
Oggi se n’è andato Pepi Merisio, un grande fotografo. pic.twitter.com/AdP3aRHKZk
— Isaia Invernizzi (@EasyInve) February 3, 2021