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La vera storia del “delitto Gucci”, raccontata nel film di Ridley Scott

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Il regista Ridley Scott è a lavoro sulla trasposizione cinematografica del romanzo incentrato sul delitto Gucci, che si avvarrà di un cast stellare.

Negli Stati Uniti d’America, come già anticipato da Variety, la vicenda legata alla tragica morte di Maurizio Gucci, avvenuta nel 1995, diventerà un film, diretto dal regista Ridley Scott.

Delitto Gucci, il misterioso omicidio del 1995

Il 27 marzo 1995, il miliardario Maurizio Gucci è stato ucciso con quattro colpi di pistola mentre l’uomo si trovava nell’androne del palazzo milanese sito in Corso Venezia, civico 38, in cui era stata istituita la sede della sua nuova società battezzata Viersee. All’epoca, si indagò sull’identità dell’artefice del gesto, che viaggiava sua una Renault Clio di colore verde, guidata da un complice, e su personaggi come un portiere impiegato presso un albergo a ore e una cartomante-factotum che si trovavano nelle vicinanze del luogo del crimine.

Le forze dell’ordine, poi, hanno indentificato come mandante dell’omicidio Patrizia Reggiani, moglie del miliardario Gucci. Sulla base delle testimonianze raccolte dagli inquirenti, la donna avrebbe dichiarato in più occasioni di desiderarela morte del coniuge e di aver rivolto ai legali che si occupavano della gestione del patrimonio della prole ereditiera domande come «cosa rischio se lo faccio ammazzare?».

Patrizia Reggiani, ex-moglie e mandante dell’omicidio

Il rancore di Patrizia Reggiani, secondo le ricostruzioni effettuate, si sarebbe accumulato nel corso di circa un decennio. Nel 1985, infatti, la donna aveva salutato il marito e le sue due figlie e aveva lasciato l’attico situato in San Babila a Milano per recarsi a Firenze, dove avrebbe dovuto sbrigare alcune questioni d’affari presso gli uffici fiorentini della casa di moda e nel punto vendita aperto in via Tornabuoni. Dopo solo tre giorni trascorsi a Firenze, tuttavia, Patrizia Reggiani riceve una visita dal medico di famiglia che le comunica quanto segue: «Suo marito mi manda a dirle che non torna più».

Dopo l’incontro, l’ormai ex-signora Gucci riceve i documenti da firmare per il divorzio e un assegno di mantenimento del valore di un miliardo di lire erogato in modo annuale. Intanto, Maurizio Gucci svela al mondo l sua nuova compagna, più giovane della Rinaldi e arredatrice di carriera.

Nonostante gli elementi raccolti dagli inquirenti a sostegno delle accuse nei confronti di Patrizia Reggiani e la sua conseguente reclusione in carcere, la donna si è sempre descritta come vittima di una truffa o di un clamoroso raggiro.

Ridley Scott, il film con un cast stellare

L’omicidio Gucci è stato ampiamente analizzato nel romanzo The House of Gucci: a Sensational Story of Murder Madness, Glamour and Greed, scritto da Sara Gay Forden e pubblicato nel 2000. Il romanzo, rapidamente trasformatosi in un acclamato best seller negli Stati Uniti, rappresenterà la base narrativa del film diretto da Ridley Scott e sceneggiato da Roberto Bentivegna.

Il progetto cinematografico era già stato anticipato da Variety che, ad aprile del 2020, aveva annunciato l’acquisizione dei diritti dell’opera di Sara Gay Forden da parte di MGM.

In questo contesto, la regia è stata affidata all’autore di capolavori come Alien, Blade Runne o Il Gladiatore mentre l’uscita del titolo è prevista per il 24 novembre 2021, salvo slittamenti imposta dall’emergenza sanitaria causata dal coronavirus.

Il cast del film comprende attori di fama internazionale, insigniti dell’ambito premio Oscar come Lady Gaga, nel ruolo di Patrizia Reggiani; Adam Driver, che interpreterà Maurizio Gucci; Jared Leto e anche Robert De Niro e Al Pacino.

A proposito del film in produzione, si è espressa la stessa Patrizia Reggiani, in libertà dal 2014, dopo aver beneficiato di uno sconto di pena ed essere stata reindirizzata a compiere servizi socialmente utili. La vedova Gucci ha rilasciato un’intervista alla Rai per ribadire il proprio disappunto rispetto alla realizzazione della pellicola. La donna ha affermato di non essere turbata dalla ricostruzione dei fatti in senso stretto ma di essere preoccupata per le ripercussioni che un simile progetto potrebbe avere sulle figlie, costrette a rivivere un momento estremamente traumatico.

Durante l’intervista, inoltre, Patrizia Reggiani ha anche dichiarato di vedersi ancora come «la più Gucci di tutti» e, per questo motivo, spera un giorno di poter tornare nuovamente a far parte del team di lavoro della casa di moda, attualmente di proprietà del gruppo internazionale Kering.