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Fabrizio Corona, la testimonianza del legale Ivano Chiesa e la petizione

Petizione

Il legale di Fabrizio Corona, Ivano Chiesa, ha pubblicato un video su Instagram nel quale invita i followers a firmare una petizione per il suo cliente.

Fabrizio Corona è attualmente ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’ospedale milanese Niguarda, in attesa del successivo e imminente trasferimento in carcere. A proposito delle condizioni dell’ex-paparazzo dopo il tentato suicidio e la decisione di iniziare lo sciopero della fame e della sete, è intervenuto il suo avvocato, Ivano Chiesa, determinato a esaudire le richieste del suo cliente.

Ivano Chiesa, il discorso del legale di Fabrizio Corona

Ivano Chiesa, legale di Fabrizio Corona, ha postato un video su Instagram a scopo informativo nel quale spiega le attuali condizioni fisiche e psicologiche del suo cliente. Nel video, inoltre, l’avvocato ribadisce con fermezza le richieste avanzate dall’ex-paparazzo e invita tutti a seguire la prossima puntata del programma Non è l’Arena, condotto da Massimo Giletti, che lo vedrà ospite determinato a chiarire alcuni concetti destinati a fare luce sul caso Corona.

Nel suo intervento su Instagram, Ivano Chiesa si è espresso nei seguenti termini:

Buonasera, sono stato a trovare Fabrizio in ospedale a Niguarda. Mi sembra giusto informare tutti quelli che gli voglio bene sulle sue condizioni.

Dunque, Fabrizio non sta bene.

È sotto osservazione in psichiatria. Gli hanno dato 14 punti di sutura per il taglio che si è fatto sul braccio e, quindi, altro che episodio dimostrativo: ha rischiato di ammazzarsi sul serio. Anche perché, se becca l’arteria radiale, muore in due minuti.

È in sciopero della fame e ha detto che non smetterà di scioperare fino a che non riuscirà a parlare con il presidente del Tribunale di sorveglianza dottoressa Di Rosa oppure con un rappresentante delle Istituzioni cioè del Ministero oppure se non lo trasferiranno dalla Regione Lombardia perché non vuole più avere a che fare con questo Tribunale di sorveglianza dato che ritiene quel provvedimento l’incarnazione di tutti i pregiudizi nei suoi confronti. E io, come sapete, condivido questa sua opinione.

Io lo conosco molto bene, so non smetterà e che non cederà e quindi vedremo le puntate successive di questa vicenda perché, come ho già detto, la battaglia è appena cominciata.

Domani sera mi vedrete da Giletti a ‘Non è l’Arena’. Non mancate perché avrò molte cose da dire, molte cose da spiegare a proposito di quello che è accaduto e su questioni tecniche su questo provvedimento perché ho letto delle cose che non hanno veramente nessun senso.

Infine, la petizione ha avuto già un grande successo.
Continuate. Vi prego, continuate.
È importantissimo che Fabrizio non torni più in carcere perché Fabrizio non deve più tornare in carcere.

La petizione lanciata contro una “carcerazione ingiusta”

La richiesta pronunciata in conclusione del video dall’avvocato Chiesa, quindi, si traduce come un’autentica esortazione a firmare la petizione creata a favore di Fabrizio Corona e finalizzata a impedire il suo ritorno in carcere.

La petizione, intitolata “Libertà per Fabrizio Corona contro una carcerazione ingiusta”, è stata lanciata nella giornata di venerdì 12 marzo e, sinora, ha raggiunto circa 41.000 firme. L’iniziativa è volta a contestare la decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano che ha recentemente deciso di revocare gli arresti domiciliari all’ex-paparazzo.

A questo proposito, di conseguenza, l’istanza si appella alla necessità e al principio della «legge uguale per tutti» e si interroga sulla reale pericolosità rappresentata da Corona, mettendo duramente in dubbio le capacità di giudiziodell’apparato di Giustizia italiano.