> > Arresto Corona, la lettera di Adriano Celentano: "Grande ingiustizia"

Arresto Corona, la lettera di Adriano Celentano: "Grande ingiustizia"

Corona Celentano

Adriano Celentano ha espresso la sua solidarietà a Fabrizio Corona dopo aver visto le immagini del suo arresto.

Adriano Celentano ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Fabrizio Corona dopo le crude immagini dell’arresto dell’ex Re dei paparazzi a seguito del suo differimento pena.

Adriano Celentano: la lettera a Corona

Anche Adriano Celentano si è schierato dalla parte di Fabrizio Corona e ha espresso il suo dolore nell’assistere alle scioccanti immagini dell’arresto dell’ex Re dei paparazzi (che si era procurato delle ferite in segno di protesta) con la madre aggrappata alla giacca, che lo implorava di stare calmo. “Caro Fabrizio, anch’io, come chiunque abbia potuto vedere la scena straziante trasmessa da Giletti, sono rimasto profondamente colpito nel vedere il dolore e la disperazione di una madre che, aggrappata alla tua giacca, piangeva e ti supplicava di stare calmo. Un dolore così grande che pareva uscire dallo schermo, quasi come a sciogliere una lacrima di chissà quanta gente ti stava guardando”, ha scritto il Molleggiato nel messaggio indirizzato a Fabrizio Corona.

Nella sua lettera Celentano afferma anche che secondo lui la pena a cui si troverebbe a far fronte l’ex Re dei paparazzi sarebbe spropositata rispetto ai reati da lui commessi. Sulla vicenda nei giorni scorsi si era espressa anche Belen Rodriguez, ex fidanzata (rimasta amica) dello stesso Corona. “Si danno 14 anni ad uno come te, che ha fatto sì, cose punibili dalla legge, ma non a tal punto da equiparare i tuoi madornali errori di vita a chi uccide una persona. Non si contano i casi di individui che hanno assassinato una o più persone e, solo dopo 5 o 6 anni di buona condotta, escono di prigione”, ha concluso Celentano nella sua lettera di solidarietà verso Fabrizio Corona. Attualmente l’ex Re dei paparazzi si trova all’ospedale di Niguarda, dove è tenuto sotto osservazione a causa degli atti autolesionisti da lui commessi al momento dell’arresto.