> > Raimondo Rossi: "Con le mie foto voglio abbattere gli stereotipi"

Raimondo Rossi: "Con le mie foto voglio abbattere gli stereotipi"

Raimondo Rossi fotografo

Nell'intervista esclusiva, Raimondo Rossi, alias Ray Morrison, confida il valore di ogni suo scatto e la bellezza di lavorare per Vogue e non solo.

Raimondo Rossi, famoso con il nome d’arte Ray Morrison, è fotografo e stylist per grandi riviste come Vogue ed è considerato un esempio per la moda uomo, a Firenze, a Milano, a Hollywood. Vogue, GQ, Getty Images e tante altre riviste lo hanno fotografato nei suoi differenti modi di vestire. È uno degli autori più innovativi e originali del settore. Insieme ad Alessio Musella, ha ideato con i suoi scatti una campagna fotografica chiamata “My Voice”, un importante progetto di sensibilizzazione contro le discriminazioni. Raimondo Rossi rivoluziona il concetto di immagine: il fotografo è un personaggio eclettico del fashion system, grande versatilità artistica e prestigiosa creatività frutto del made in Italy. I suoi ritratti o reportage sono rigorosamente senza Photoshop e con macchine fotografiche poco costose.

Fuori dagli schemi, raffinati e travolgenti: gli scatti di Ray Morrison sono questo e molto altro. Grande talento innato, ama ritrarre la bellezza nelle sue molteplici forme. Vive tra Perugia, Roma e Los Angeles: la sua casa è dove lo porta il cuore, che ha la forma della sua macchina fotografica. Attraverso le sue immagini immortala attimi quotidiani, eterna i sentimenti più intimi e i look più affascinanti: la sua fotografia offre un ventaglio fine e variegato di emozioni, stati d’animo e persone, ma anche sguardi, abiti e pose fantasiose. Fotografare è un modo nobile per ricercare la propria essenza. Nelle sue foto Raimondo Rossi imprime un pezzo della sua anima. L’obiettivo è andare oltre l’estetica fine a sé stessa. Non ricerca l’immagine perfetta, ma vuole mettere in risalto il lato umano delle persone. Nell’intervista esclusiva Raimondo Rossi ha ripercorso la sua carriera da fotografo, svelato l’aspetto più intimo che si cela dietro i suoi scatti e descritto la bellezza di una professione che travalica i confini del lavoro. È una passione profonda e una parte fondamentale della sua vita.

Raimondo Rossi fotografo

Raimondo Rossi, fotografo e stylist

Raimondo Rossi ha parlato del cammino intrapreso per diventare fotografo e del valore che si cela in ogni suo scatto, confidando anche il messaggio che vuole comunicare attraverso la sua macchina fotografica.

La fotografia è il modo giusto per esplorare e scoprire la propria anima e immortalare quella altrui. Cosa rappresenta per Ray Morrison e a cosa mira con i suoi scatti? La fotografia è un punto di incontro tra me che cerco di catturare ogni attimo, i lati del carattere o gli sguardi, e chi ho davanti, che desidera ritrovare una parte di sé nell’immagine. Si genera uno scambio tra me e la persona che ho di fronte, la quale sarà filtrata con i miei occhi. A chi ho davanti do una mia interpretazione. La fotografia parla metà del fotografo e metà del modello, chiunque sia”, è l’osservazione dolce e suggestiva che dà Raimondo. “Spesso faccio foto impegnative. Non amo Photoshop e cerco di immortalare le persone in maniera diversa. Nelle mie foto ci siamo entrambi, io e il modello che immortalo nei miei scatti”, che hanno sempre un gusto intimo e introspettivo, emozionante e coinvolgente.

Raimondo Rossi fotografo

Con le mie foto voglio abbattere gli stereotipi. Porto avanti un discorso di inclusività e accettazione delle imperfezioni. Dobbiamo liberarci dai finti insegnamenti che media e moda ci instillano fin da piccoli. Non dobbiamo necessariamente rispecchiare certi canoni per essere accettati dalla società. Con la fotografia vorrei accrescere l’autostima di tutti. Nella fotografia mi piace sottolineare le imperfezioni, mostrando il soggetto nella sua naturalezza e autenticità”, evidenziando l’unicità di ciascuno e rivendicando la bellezza di ognuno. Il mondo della moda non è ancora pronto per questa mentalità. Lo si nota in diverse riviste di moda. A volte fanno dei tentativi, ma solo con delle celebrità, mai con la ragazza comune. È un tentativo molto fragile”. Il mondo della moda ha una grande influenza soprattutto sull’immagine della donna. Per Raimondo Rossi, fotografo fine ed esperto, “c’è bisogno di tempo per abbattere certi canoni ancora imperanti. Il mondo della moda sembra non essere ancora pronto. Tuttavia, paradossalmente, neppure la popolazione sembra preparata a cambiare mentalità“.

Raimondo Rossi fotografo

Ripercorrendo la sua carriera, Raimondo Rossi ha raccontato: “Ho iniziato a fare il fotografo dopo gli studi. Venivo da altri settori, ma poi ho cominciato a curare il mio lato più umanistico. Mi sono appassionato alla fotografia e ho iniziato a seguire diversi corsi. Sono entrato presto nei backstage di moda, dove lavoro da ormai sette anni. Ho fatto tanta gavetta. Lavorando mi sono appassionato soprattutto alla persona, meno ai vestiti. Sono molto contento del posto che mi sono ritagliato. Vedere che grandi riviste mi abbiano scelto è la più bella soddisfazione”, soprattutto dopo tante fatiche e sacrifici. “Mi sto concentrando sui ritratti per poi proporre altri progetti. A causa dell’emergenza sanitaria, il mondo della moda è fermo, ma non mancano le idee e la voglia di fare arte in tutte le sue forme”, ha spiegato.

Ai più giovani che vorrebbero seguire la sua strada, Raimondo Rossi dice: “Chi vuole fare il fotografo non deve lasciarsi troppo condizionare dagli altri né cercare di assomigliare troppo a qualcuno. Consiglio di tenere la mente pulita. Nelle mie prime collaborazioni mi chiedevano di ispirarmi ad alcune immagini, ma io ho sempre cercato di far emergere qualcosa che venisse dalla mia interiorità. Da quando siamo bambini, siamo bombardati da immagini: dobbiamo elaborare quanto osserviamo e creare qualcosa che sia solo nostro”, non snaturandosi e valorizzando la propria creatività. Mantenersi autentici può rivelarsi la chiave vincente e Raimondo lo sa bene, nonostante a volte, nella vita, sia inevitabile scendere a compromessi. “Ma omologarsi non è mai la soluzione migliore, ha ribadito.