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Robert Pattinson: da Twilight a Tenet, in attesa di The Batman

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La filmografia del famoso attore inglese, interprete di Twilight, Tenet e del prossimo Batman.

Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, è al cinema. Approfittiamone per dare uno sguardo all’eclettica carriera dell’interprete più enigmatico del film: Robert Pattinson.

L’attore inglese è sulla cresta dell’onda da una decina d’anni. Ha indossato i panni di molti personaggi, alcuni iconici, persino scomodi, riuscendo comunque a destreggiarsi senza restare legato a un solo tipo di ruolo o a un genere cinematografico.

Prossimamente lo vedremo su Netflix in Le strade del male di Antonio Campos e nel 2021 metterà il costume dell’uomo pipistrello in The Batman di Matt Reeves (regista di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie).

I primi successi con Harry Potter

Robert Pattinson nasce a Londra il 13 Maggio 1986, da Claire e Richard Pattinson. Ha due sorelle, Victoria ed Elisabeth. Cresce frequentando una scuola privata e dileggiandosi nella musica (sa suonare il pianoforte e la chitarra).

A quindici anni arriva la svolta quando si innamora della recitazione e intraprende la carriera di attore. Comincia con il teatro, prendendo parte agli spettacoli della Barnes Theatre Company di Londra.

Tra una piccola parte e all’altra, si fa apprezzare ottenendo presto ruoli da protagonista. La sua interpretazione in Tess dei D’Urbelvilles, tratto dal romanzo di Thomas Hardy, cattura l’attenzione di un agente che lo avvicina al mondo del cinema.

Dopo una breve apparizione in La fiera della vanità di Mira Nair (Monsoon Wedding – Matrimonio indiano), nel 2005 viene scelto per interpretare Cedric Diggory in Harry Potter e il calice di fuoco, quarto capitolo della fortunata saga tratta dai romanzi di J. K Rowling.

Successivamente prende parte a produzioni indipendenti come la pellicola Come solo tu sei, mettendo in risalto le sue qualità recitative.

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La fama mondiale con Twilight.

2008, in quell’anno la vita del giovane attore inglese cambia per sempre con il primo film di Twilight.

Per il ruolo di Edward, il vampiro che vuole amare l’umana Bella Swan, vengono provinati circa cinquemila attori.

Le prime scelte sono Henry Cavill (Justice League), Jakson Rathbone (spostato poi nel ruolo di Jasper Hale) e Ben barnes (Le cronache di Narnia – Il principe Caspian), i quali rifiutano per impegni già presi o per scarsità di interesse (il che mi sembra umanamente condivisibile).

La regista del film Catherine Hardwicke (Thirteen – 13 anni), su segnalazione del produttore della Summit Entertainment, Greg Mooradian, che lo aveva visto in Harry Potter, decide di provinare Pattinson mettendolo in scena accanto a Kristen Stewart, già scelta per il ruolo di Bella Swan.

L’intuizione si rivela sorprendente e la chimica tra i due diventa immediatamente molto intensa. Stephenie Meyer (autrice dei romanzi da cui è tratta la saga) è entusiasta della scelta e la Hardwicke trova il suo Edward Cullen, facendo conoscere al mondo Robert Pattinson.

I quattro film della saga, prodotti tra il 2008 e il 2012, sono un clamoroso successo al botteghino e i loro interpreti diventano delle star al livello internazionale.

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Cosmopolis e i tentativi di abbandonare il vampiro.

Smessi i panni del romantico Edward Cullen, per l’attore inglese nasce da subito l’esigenza di togliersi di dosso l’etichetta dell’iconico personaggio succhia-sangue.

Ci prova immediatamente con il drammatico e riuscito Remember Me di Allen Coulter, ma essendo il film portato in sala a saga teen-vampiresca non ancora conclusa, il tentativo non risulta sufficiente e Pattinson non riesce a scrollarsi di dosso la patina di “attore modesto, idolo delle ragazzine”.

Pattinson allora si butta in prove più autoriali e distanti dai grandi incassi al botteghino.

Nel 2012 è assoluto protagonista di Cosmopolis di David Cronenberg, uno dei film più importanti degli ultimi dieci anni. Per il geniale autore canadese, che il grande pubblico ricorda per La mosca del 1986, recita anche nel cinico Maps to the Stars.

Si permette una pausa recitando nello fiasco della 20th Century Studios, Come l’acqua per gli elefanti, insieme a Christoph Waltz (Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino) e Reese Witherspoon (Walk the line). Lo troviamo anche in Bel Ami – Storia di un seduttore, tratto dall’omonimo romanzo di Guy de Maupassant.

Nel 2015, in Life di Anton Corbijn, Pattinson riesce nel difficile compito di rendere la vita del fotografo Dennis Stock interessante, almeno quanto quella di James Dean, interpretato dal coetaneo Dane DeHaan (La cura dal benessere).

Lavora con registi non hollywoodiani come l’australiano David Michôd in The Rover e Il Re. Viene anche scelto dal leggendario Werner Herzog in Queen of the Desert e stringe fruttuose collaborazioni con la bravissima Claire Denis in High Life e Ciro Guerra in Waiting for the Barbarians.

Negli ultimi anni ha dimostrato uno spiccato interesse per progetti indipendenti dei nuovi autori del cinema americano, i quali hanno il merito di offrirgli ruoli non convenzionali, galvanizzanti, che presentano sempre delle nuove sfide per la star inglese.

È in The Childhood of a Leader – L’infanzia di un capo, esordio alla regia dell’attore Brady Corbet.

Pattinson è anche protagonista del bellissimo Good Time dei talentuosi fratelli Safdie e recita al fianco di Willem Defoe (Spiderman) in The Lighthuose dell’apprezzato regista horror Robert Eggers.

Oggi, a 34 anni, Robert Pattinson ha ormai raggiunto una maturità artistica tale da consentirgli di scegliere liberamente i progetti che più lo stimolano e allo stesso tempo di essere richiestissimo dal mercato hollywoodiano.

E io non posso che augurargli tanti altri ruoli intensi ed emozionanti.