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Django Unchained: cast del film in streaming su Netflix

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Recensione di Django Unchained, il western di Quentin Tarantino, disponibile in streaming su Netflix, con Jamie Foxx, Christoph Waltz e DiCaprio

Django Unchained è disponibile in streaming su Netflix!

Il celebre western sbarca sulla famosa piattaforma digitale ed è già uno dei film più visti dagli abbonati.

Il film, scritto e diretto dal celebre Quentin Tarantino, è costato 100 milioni di dollari, e alla sua uscita nei cinema nel 2012 ha riscosso un grande successo incassando più di 425 milioni in tutto il mondo.

Anche la critica e gli addetti ai lavori hanno apprezzato l’omaggio al classico film di Sergio Corbucci (Django, del 1966).

Con Django Unchained, Christoph Waltz ha vinto diversi premi, incluso l’ambitissimo Oscar come miglior attore non protagonista (il secondo dopo quello in Bastardi senza gloria sempre di Tarantino).

Con Django Unchained Quentin Tarantino ha vinto quello come miglior sceneggiatura originale.

Il cast di Django Unchained

Il lavoro di casting sul film è quanto mai riuscito. Si possono apprezzare dei bravissimi interpreti molto ispirati.

Nella parte del protagonista Django troviamo l’attore premio Oscar Jamie Foxx (Project Power), che ringrazia Will Smith (Bad boys for life) per aver rifiutato il ruolo.

Christoph Waltz, il dottor King Schultz, conferma le sue doti di attore carismatico, a suo agio nei ruoli che gli affida Tarantino.

Leonardo DiCaprio (C’era una volta a… Hollywood), invece è nei panni dello schiavista Calvin J. Candie e ci regala una delle interpretazioni migliori della sua carriera.

Samuel L. Jackson (The Hateful Eight), il fedele maggiordomo Stephen, è semplicemente perfetto. La brava Kerry Washington è Broomhilda von Shaft, veste i panni della donna di Django.

Indimenticabile il cameo del nostro Franco Nero, il primo e vero Django, protagonista del cult di Corbucci da cui Tarantino ha tratto il suo film.

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La trama del film

Texas, 1858. Django, uno schiavo nero, viene comprato dal dottor King Schultz, un cacciatore di taglie di origini tedesche ex dentista.

Il dottore ha bisogno del suo aiuto per riconoscere i fratelli Brittle, dei fuorilegge che sta cercando, garantendo in cambio allo schiavo la libertà e una percentuale sulla taglia.

Durante il viaggio, culminato nell’uccisione dei tre fuorilegge, i due fanno amicizia e Schultz scopre che Django vuole ritrovare la moglie Broomhilda da cui è stato separato dalla piantagione dove lavorava precedentemente.

Il dottore, affascinato dalla sua storia, gli propone di fare coppia per l’inverno e di aiutarlo poi in primavera a trovare la moglie.

Con lo sciogliersi delle nevi Schultz scopre che Broomhilda è stata venduta al famigerato e crudele Calvin Candie, uno dei più ricchi latifondisti del Mississipi…

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La recensione di Django Unchained

Quentin Tarantino confeziona un western dall’ottimo intrattenimento. Lo fa alla sua solita maniera, l’unica che conosce, ovvero attraverso il cinema postmoderno.

In Django Unchained i riferimenti, le citazioni e gli scopiazzamenti belli e buoni di opere cinematografiche del passato non si contano. Tarantino docet!

La struttura narrativa, decisamente classica, però ha il pregio, perlomeno, di proporre qualcosa di nuovo.

I tre atti della trama presentano un protagonista diverso: il 1º atto è del dottor Schulz, il 2º è appannaggio di Django, mentre il 3º vede salire in cattedra il cattivo Calvin Candie.

Si sente tanto la mancanza della mitica Sally Menke, storica amica e montatrice dei film di Tarantino, scomparsa nel 2010, perché il film dura almeno venti minuti di troppo.

Stucchevole, a tal proposito, il dettaglio (inquadratura in primo piano) dei genitali di Django appesi. Inquietante omaggio, presumo, del cineasta americano all’amico David carradine (Kill Bill), trovato morto qualche anno prima in circostanze analoghe.

Molti amano questo film, altri no. Voi da che parte state?