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Lacci: trailer, uscita e recensione del nuovo film di Daniele Luchetti

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Al cinema c'è Lacci, nuovo film di Daniele Luchetti con Luigi Lo Cascio e Alba Rohrwacher. Ecco la recensione e il trailer

Approda nelle sale Lacci, nuovo film drammatico del 2020 scritto e diretto da Daniele Lucchetti.

L’opera è tratta dall’omonimo romanzo del 2014 di Domenico Starnone, il quale ha anche preso parte al film in veste di sceneggiatore.

Il film è stato presentato alla 77sima edizione della Mostra Internazionale di Venezia, nella sezione “Fuori concorso”.

Lacci ha vinto il premio RB casting per la performance di Linda Caridi nel ruolo di Lidia.

Il cast di Lacci

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La coppia di protagonisti Vanda e Aldo è interpretata da Luigi Lo Cascio e Alba Rohrwacher.

Lo Cascio, storico interprete del capolavoro di Marco Tullio Giordana I cento passi, è sulla cresta del successo per il David di Donatello 2019 per il miglior attore non protagonista in Il traditore di Marco Bellocchio.

Alba Rohrwacher invece è nota per Giorni e Nuvole di Silvio Soldini del 2008 e per Il papà di Giovanna di Pupi Avati.

Gli altri attori sono: Laura Morante (La stanza del figlio), Silvio Orlando (Il caimano), Giovanna Mezzogiorno (L’ultimo bacio e Napoli velata), Adriano Giannini (Baciami ancora) e Linda Carisi.

La trama del film

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Nella Napoli anni ’80 Aldo e Vanda sono sposati e crescono due bambini, Sandro e Anna.

Aldo però tradisce Vanda con la collega radiofonica Lidia e prova per lei un sentimento così forte da lasciare la moglie e i due figli per trasferirsi a casa dell’amante.

Però la relazione fra Aldo e Lidia precipita quando la donna ritiene di essere un ripiego, visto che Aldo passa comunque ogni weekend dalla famiglia. Così l’uomo ritorna a casa, riprendendosi il ruolo di marito e padre.

Trent’anni dopo vediamo come Aldo e Vanda stiano ancora insieme, ma il passato difficile e la ruggine fra di loro non è mai scomparsa. A complicare le cose ci sarà un misterioso furto in casa, che viene trovata saccheggiata.

Nell’ultima scena, solo lo spettatore scoprirà i colpevoli: i due figli della coppia.

Sandro e Anna, ormai quarantenni, per vendicarsi dei genitori, che li hanno traumatizzati con i loro battibecchi per tutta la vita, hanno voluto cancellare il passato con un violento segno di protesta.

La recensione di Lacci

“Il film vuole essere una struggente introspezione dentro l’animo umano della vita di coppia, fra segreti, silenzi e cattiverie vicendevoli”.

Suppongo che questo fosse l’intento del regista e co sceneggiatore Lucchetti, peccato che il risultato finale non ci vada nemmeno vicino.

Il problema maggiore sta nel voler raccontare un banalissimo adulterio con separazione dal nucleo familiare, cliché noioso e indistruttibile del cinema italiano degli ultimi 30 anni, con sedicenti pretese autoriali.

E lo si fa saltando da un ricordo passato degli ’80 ad uno futuro del 2020, non tanto per aggiungere profondità alla narrazione, ma solo per frodare lo spettatore e fargli credere di assistere ad un film differente dalla scadente media delle nostrane pellicole.

L’unico aspetto davvero rilevante sono i ruoli dei due figli, interpretati da adulti da Adriano Giannini e Giovanna Mezzogiorno.

Nel passato degli anni ’80 entrambi sono stati mostrati come vittime del rapporto autolesionista di Aldo e Vanda, mentre da adulti fanno esplodere la rabbia repressa e accumulata nel vandalismo insensato del finale.

Un altro raggio di reale interesse è il ruolo di Lidia, interpretata da Linda Caridi, che in poche scene sullo schermo riesce a essere più interessante di tutti gli altri personaggi, protagonisti compresi.

In conclusione, Lacci è un film arrogante che vuole venderti una storia banale come riflessiva e impegnata.

Ritengo inaccettabile che da oltre 20 vent’anni il Cinema italiano, quelle delle grandi produzioni, porti sullo schermo sempre lo stesso film, solo con la locandina e il nome del regista diversi.