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Black box: spiegazione del finale e recensione del film Amazon prime

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Su Amazon Prime Video c'è Black box, film del 2020. Ecco la recensione e la spiegazione del finale

Arriva su Amazon Prime Video, il nuovo horror Black Box, prodotto dalla nota casa di produzione Blumhouse, specializzata in successi commerciali dal basso budget come Paranormal activity, Whiplash, Split e La notte del giudizio.

Il film è diretto e co scritto da Emmanuel Osei-Kouffor Jr, regista alla sua prima volta in un lungometraggio dopo diversi corti apprezzati come Born with it del 2015 e Infliction del 2010.

Il cast di Black box

Il protagonista Nolan è Mamoudou Athie, attore nato in Mauritania che da cinque anni lavora in grande produzioni americane.

Nel 2017 è in The circle, affianco a Tom Hanks ed Emma Watson, e in Unicorn store, commedia diretta e interpretata dal premio oscar Brie Larson.

Torna nel 2019 con Underwater, film fantascientifico con Kristen Stewart e Vincent Cassel, e avrà un ruolo in Jurassic world: dominion, nuovo capitolo della saga ancora diretto da Colin Trevorrow, in uscita nel 2021.

Il resto del cast comprende: Ana interpretata da Amanda Christine, mentre Donald Watkins veste i panni di Thomas.

Per la moglie e la madre di Thomas ci sono rispettivamente Charmaine Bingwa e Phylicia Rashad (Creed e Creed II).

La trama del film

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Nolan ha perso la moglie in un incidente automobilistico, e dopo essere caduto in coma ha scoperto di soffrire di una forte amnesia che pregiudica il suo lavoro e la vita quotidiana con la piccola figlia Ava.

Spaventato di perdere la figlia in favore dei servizi sociali, Nolan disperato decide di affidarsi alla dottoressa Lilian, psicoterapeuta nota per la sperimentale tecnica della “black box”, una sorta di ipnosi cosciente dove in una realtà virtuale si proiettano e si affrontano i traumi reconditi della mente.

La spiegazione del finale (spoiler)

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Si scopre che il disturbo di Nolan non è altro che l’operato folle della stessa dottoressa, che, quando l’uomo è andato in coma, gli ha inserito i ricordi e la personalità digitalizzata di Thomas, suo figlio morto due anni prima.

Al suo risveglio dal coma, Nolan ha faticato a comprendere come dentro la sua mente coesistessero due personalità in continua lotta.

Nella sessione finale della “black box”, all’interno della mente di Nolan, Thomas, capito di essere stato ucciso dalla moglie per disperazione, decide eroicamente di eclissarsi nel buio, lasciando a Nolan il controllo totale della sua vita, così da farlo vivere felicemente con la figlia Ava.

La recensione di Black box

Il nuovo film della Blumhouse è davvero un gioiellino di rara sapienza di scrittura, soprattutto in questi anni dove il genere horror vive di mezzucci come luoghi senza illuminazione, jump scare e visi truccati di nero.

Il punto di forza del film è sicuramente una scrittura che si svela gradualmente e piano piano, partendo da un dramma familiare, si trasforma da thriller psicologico a horror fantascientifico.

Le scene che mostrano la psiche del protagonista inquietano e colpiscono per la forte dose surreale e, anche grazie ad un certo realismo delle tecniche psicoanalitiche, riesce a “ipnotizzare” anche lo spettatore all’interno della storia.

Il film però non esagera mai e, a controbilanciare le intenzione oniriche della sceneggiatura, ci pensano la regia semplice ed efficace e la buonissima recitazione drammatica quanto verosimile.

Black box è un film da non perdere!