Ascanio Bonelli Arriva nelle sale italiane The secret – le verità nascoste, thriller del 2020 scritto e diretto da Yuval Adler, regista conosciuto per The operative del 2017.
La storia parla di una donna che dopo essere scampata agli orrori della guerra si convince di aver riconosciuto il suo aggressore e per questo lo rapisce.
Il cast di The secret, le verità nascoste
I due protagonisti sono Noomi Rapace e Joel Kinnaman.
Nel ruolo di Maja abbiamo la Rapace che ha trovato notorietà nel 2009 nella trasposizione dell’omonimo romanzo Uomini che odiano le donne, per lavorare successivamente con Ridley Scott in Prometheus e Alien: Covenant.
Kinnaman invece è un caratterista che dopo diversi anni di gavetta ha trovato il successo con la serie Netflix Altered Carbon e Hanna di Amazon Prime Video.
Gli altri attori sono Chris Messina nei panni di Lewis, il marito di Maja, e Jeff Pope.
La trama del film
Anni ’50: in una piccola cittadina di provincia, Maja è una rumena che ha raggiunto gli Stati Uniti dopo essere stata in fuga ed essere scampata dalla violenza atroce di un gruppo di nazisti.
Maja ha conosciuto Lewis, diventato poi suo marito, a cui però non ha mai rivelato tutto di sé, celando il suo passato in cui durante la guerra è scappata da un campo di concentramento.
Un giorno irrompe nella tranquilla cittadina dove vive un uomo che la donna pensa di riconoscere immediatamente, l’aguzzino responsabile della morte dello stupro e della morte della sorella.
Maya, combattendo gli orrori del passato e gli incubi sopiti, decide di farsi giustizia, rapisce l’uomo e lo lega ad una sedia nella cantina di casa, interrogandolo al riguardo.
L’uomo però non confessa, dando anzi indizi sulla sua innocenza, e anche il marito di Maya non sembra convinto della colpevolezza.
La donna però è certa che sia lui e fa di tutto per convincere suo marito nell’aiutarla ad estorcere ad ogni costo la confessione all’uomo legato.
Per farlo lo sevizia e fa amicizia con la moglie del presunto nazista…ma se Maya stesse sbagliando persona?
Il film vuole essere il punto d’incontro fra un thriller e un dramma, dove al centro si indagano le conseguenze della guerra, da un lato, e l’insensatezza della violenza e il ruolo della vendetta dall’altro.
Le interpretazioni solide della Rapace e di Kinnaman aiutano lo spettatore ad emozionarsi con le scene, ma il film non si può definire riuscito.
La sceneggiatura si concentra su un solo aspetto, l’odio e la diffidenza della donna, e con quel finale banale e deludente tralascia diversi punti di potenziale interesse, come la riflessione sul perdono o il dolore del marito, che soffre anche più della protagonista Maya.
Non aiuta nemmeno la totale mancanza di flashback che, in mancanza di una sceneggiatura ineccepibile, avrebbero potuto coinvolgere maggiormente lo spettatore.
E non è certo una coincidenza che questo film, come tanti altri, fra cui Il giorno sbagliato, siano frutto del #meToo.
Quindi l’ennesimo film sugli orrori della seconda guerra mondiale con una spruzzatina di politicamente corretto.
Se vi interessa l’argomento sostenete il film andando in sala…
