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Smetto quando voglio: recensione del film su Netflix

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Recensione della commedia corale Smetto quando voglio, disponibile in streaming su Netflix, diretta da Sidney Sibilia, con Edoardo Leo e Stefano Fresi

Smetto quando voglio è disponibile in streaming su Netflix.

La commedia corale segna l’esordio di Sidney Sibilia, regista del recente successo Netflix L’incredibile storia dell’Isola delle Rose.

Il film, uscito nel 2014, è stato prodotto da Fandango, Ascent Film e Rai Cinema e portato nelle sale da 01 Distribution.

Smetto quando voglio è il primo film di una fortunata trilogia proseguita con Smetto quando voglio – Masterclass e Smetto quando voglio – Ad honorem.

Il cast di Smetto quando voglio

Cast ricchissimo di volti noti e a loro agio con il personaggio e il genere di storia raccontata.

Edoardo Leo (La dea fortuna) è Pietro Zinni, il capo banda dei ricercatori universitari. Valeria Solarino (Dolcissime) intepreta Giulia, la sua ragazza.

Il resto della combriccola è composto da: Paolo Calabresi, Stefano Fresi, Piero Sermonti, Libero De Rienzo, Valerio Aprea, Lorenzo Lavia.

Neri Marcorè (Si muore solo da vivi) interpreta il Murena, spacciatore romano con cui la banda dovrà fare i conti.

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La trama del film

Pietro Zinni, un ricercatore neurobiologo, ha sviluppato un algoritmo per la modellizzazione teorica di molecole organiche, ma i docenti della commissione non sembrano capirne l’importanza e non rinnovano il finanziamento.

Tornato a casa, Pietro non ha il coraggio di dire la verità a Giulia, la compagna con cui convive.

In compenso, ha un’idea per salvarsi dalla disoccupazione: utilizzare le sue conoscenze scientifiche per creare una nuova droga.

Decide così di rivolgersi ad ex ricercatori universitari come lui che, a causa dei tagli dei fondi e dei posti di lavoro, sono costretti a fare lavori inadeguati rispetto alle loro qualifiche.

La recensione di Smetto quando voglio

Questo ultimo mese di cinema streaming è stato segnato dal piacevole successo della commedia Netflix L’incredibile storia dell’Isola delle Rose.

Successo abbastanza scontato per chi ha visto Smetto quando voglio.

Sidney Sibilia, il regista e sceneggiatore, non solo le commedie le fa, ma cerca anche di farle bene, con rispetto di sé, del genere, degli attori e del pubblico.

In Italia si producono molte commedie, quasi tutte con analoghe caratteristiche: storie abbozzate e sterili, personaggi stereotipati, regie e fotografie di servizio, comicità forzata, risvolti banali ecc…

Quasi tutte sono così identiche nel loro confezionamento che spesso si confondono tra loro e/o ancora più spesso ci si dimentica facilmente di averle viste.

Continuo a dire “quasi” perché poi c’è Sibilia e… basta, più o meno.

Il regista salernitano pare sia rimasto uno dei pochissimi in Italia a saper come far ridere, come scrivere storie divertenti, con quell’anarchia di fondo che ha il sapore di una bella boccata d’ossigeno.