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Recensione e trailer del film Il talento del calabrone su Amazon

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Recensione del film Il talento del calabrone, thriller italiano disponibile su Amazon Prime, con Sergio Castellitto e Anna Foglietta

Il talento del calabrone è disponibile su Amazon Prime.

Il thriller è co scritto e diretto da Giacomo Cimini (The nostalgist) che torna al lungometraggio dopo 17 anni di assenza.

La produzione è di Paco Cinematografica, Eagle Pictures e Atica Cuarzo Innova.

A causa della pandemia Covid, Il talento del calabrone è stato distribuito direttamente da Amazon Prime.

Il cast del film

Carlo de Mattei, il misterioso uomo dalle cattive intenzioni, è interpretato da Sergio Castellitto (La bellezza del somaro).

Lorenzo Richelmy (dolceroma), invece, lo troviamo nei panni di Dj Steph, conduttore di una trasmissione radiofonica di successo.

Anna Foglietta (Si vive una volta sola) interpreta il tenente colonnello Rosa Amedei.

Fanno parte del cast anche: Gianluca Gobbi (Tutta colpa di Giuda) e David Coco (Il delitto Mattarella).

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La trama del film

Un uomo chiama in diretta Radio 105 e minaccia di suicidarsi mentre gira in auto per Milano, facendosi saltare in aria con una bomba.

L’uomo prende il controllo della rete elettrica usando un virus informatico.

Chiede alla radio di versare un milione di Euro all’ascoltatore che indovina l’oggetto contenuto in una fotografia diffusa da un account social chiamato “il Calabrone”.

Il dj della radio e il tenente colonnello dei carabinieri Rosa Amedei hanno idee diverse su come gestire la grave situazione.

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La recensione del film

Tra pochi giorni uscirà su Sky una serie dedicata a Francesco Totti che s’intitola Speravo de morì prima.

Vi starete chiedendo, cosa cavolo c’entra?

C’entra perché speravo de morì prima di vedere Il talento del calabrone. Non voglio essere cattivo ma semplicemente onesto, come lo sono sempre.

Per carità, l’idea del soggetto dal punto di vista del tema era anche buona.

Apprezzabile pure il tentativo di un film thriller diverso dai soliti italiani, americanizzato (anche troppo, e più nel senso brutto del termine), dinamico, di puro genere…

però… C’è un però più grande del palazzo milanese in cui Dj Steph conduce il suo programma radiofonico.

Il però fa riferimento a una sceneggiatura colma di stereotipi, buchi e grossolane forzature al punto da diventare quasi subito detestabile, ridicola e imbarazzante.

La regia è praticamente inesistente, potremmo definirla un copia e incolla dei peggiori film di genere che fanno magazzino di fondo nelle piattaforme streaming.

E cosa dire della recitazione… In generale stenderei un velo pietoso.

E pensare che parliamo di gente più che rispettabile, assoluti professionisti, mica dei primi arrivati.

Posso salvare in calcio d’angolo un Sergio Castellitto colpevole più che altro di aver scelto di partecipare, che non per il ruolo che si trova a recitare.

Non posso minimamente salvare, invece, e mi dispiace molto, Anna Foglietta. La sua prova è così sciagurata e scadente che è difficile da credere e commentare.

Stesso discorso per il giovane Lorenzo Richelmy. Capita di sbagliare film, capita a tutti, anche ai migliori.

Il consiglio, in questi casi è soltanto uno. Andare avanti e dimenticare.

Che è quello che cercherò di fare anch’io… Andare avanti e dimenticare di aver visto Il talento del calabrone. Non è facile ma devo provarci.