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Greta Zuccoli: "A Sanremo per portare emozione e rinascita"

greta zuccoli sanremo 2021

L'artista partenopea Greta Zuccoli parteciperà al prossimo Festival di Sanremo 2021 con il brano “Ogni Cosa di Te” nella sezione Nuove Proposte. Voce virtuosa e talento giovanissimo e cristallino, vanta già collaborazioni insieme a Diodato e Damien Rice.

Greta innanzitutto come stai vivendo questo “avvicinamento” al Festival di Sanremo 2021?

In maniera molto serena, sono davvero felice di partecipare a questa edizione del Festival, un po’ speciale. L’emozione di salire su quel palco è davvero tantissima! Noi artisti avremo sicuramente una grande responsabilità, quest’anno forse più che mai, nel provare a condividere in maniera ancora più forte le nostre emozioni con il pubblico, provando a regalargli quanta più luce e gioia possibile.

Che emozione hai provato quando ti hanno annunciato ufficialmente che calcherai il prestigioso palco del teatro Ariston?

Ero incredula, mi ci è voluto un po’ per realizzarlo. È come un sogno che si avvera. Cantare con quell’orchestra, avvolta dalle note che risuonano nel teatro Ariston. La mia voce risuonerà in quello spazio speciale, intriso di storia. Porterò per sempre nel cuore questa esperienza.

E sul palco porterai anche la tua terra e la tua Napoli. Un motivo in più per mettercela tutta.

Assolutamente sì. Sento fortissima l’energia della mia terra e della mia Napoli. Quel Vesuvio, il movimento del mare, meraviglie che sono abituata ad avere davanti agli occhi sin da bambina, saranno dentro di me. Simboli di questa mia rivoluzione, di questo cambiamento che voglio portare sul palco.

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Come è nato il singolo “ Ogni cosa sa di te”?

È nato di notte, nella volontà di esprimere delle emozioni che percepivo. Dalla voglia di avvicinarmi ad una persona che sentivo molto lontana, al desiderio di colmare quella distanza. Ci sono riuscita, lasciando riempire quei vuoti di consapevolezze nuove. Da lì, parte la mia rivoluzione.

Singolo che vede la produzione artistica di Diodato e Tommaso Colliva. Come sono nate queste sinergie?

Antonio ha ascoltato una versione del mio brano piano e voce e gli è piaciuta. Abbiamo quindi deciso di arrangiarlo insieme a Tommaso Colliva, provando a mettere insieme tutte le mie influenze, dal trip-hop al cantautorato italiano. È stato bellissimo lavorare con loro. Raffaele Scogna ha contribuito a rifinire parte dell’arrangiamento, mentre Rodrigo D’Erasmo, che dirigerà la mia canzone al Festival, ha curato l’orchestrazione d’archi. Sono davvero felice di ciò che ne è venuto fuori.

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E recentemente hai condiviso il palco proprio con Diodato. Raccontaci questa esperienza.

Un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo. Soprattutto perché Antonio è diventato per me un importante riferimento, un’ispirazione ed influenza molto forte, dal punto di vista artistico e umano. Affiancare un artista così speciale in questi mesi di concerti, in un anno poi così delicato per il mondo dell’arte e dello spettacolo, condividere il palco con musicisti ed esseri umani incredibili, è stato per me un grandissimo privilegio. Ne è nata una collaborazione meravigliosa.

Quale saranno le tue ambizioni e le tue aspettative in questo Festival 2021?

Vorrei che i rami degli “alberi infiniti” di cui parlo nella canzone possano abbracciare più persone possibili, sperando che la mia emozione arrivi al pubblico e che le loro storie si intreccino alle mie. Vorrei che questo cambiamento, questa rinascita di cui parlo, fosse un po’ anche la loro. Vorrei portarli dentro la mia dimensione più sincera!

(Photo credits: Luisa Carcavale)