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Liliana Segre, il discorso al Senato: "Qui a 100 anni dalla marcia su Roma, provo una vertigine"

Liliana Segre in Senato

Liliana Segre, il discorso al Senato: "Qui a 100 anni dalla marcia su Roma, provo una vertigine, tocca a me presiedere questo tempio della democrazia"

Liliana Segre ha tenuto il suo discorso al Senato che per certi versi resterà nella storia con una frase iconica: “Qui a 100 anni dalla marcia su Roma, provo una vertigine”. La senatrice ha inaugurato stamattina la prima seduta a Palazzo Madama della neonata XIX legislatura, quella dalla quale dovrà uscire il nuovo Parlamento ed i nuovi presidenti della due Camere. Ha detto la Segre: “Sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva, provo una vertigine a essere qui a 100 anni dalla marcia su Roma”.

Il discorso al Senato di Liliana Segre

La Segre è la senatrice più anziana dopo Giorgio Napolitano, a cui ha voluto rivolgere un pensiero dato che è impossibilitato al ruolo. Poi la Segre ha affondato: “Vorrei esprimere alcune breve considerazioni personali: incombe su tutti noi in queste settimane l’atmosfera agghiacciante della guerra tornata nella nostra Europa con tutto il suo carico di morte e distruzione, crudeltà, terrore in una follia senza fine”.

L’afflato con Mattarella e il “monito”

E l’afflato con Sergio Mattarella: “Mi unisco alle parole del presidente della Repubblica: ‘La pace è urgente e necessaria, la via per ricostruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino‘”. Poi quello che, a contare le prospettive di insediamento proprio sullo scranno occupato dalla senatrice, è parso un monito: “In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della marcia su Roma che diede il via alla dittatura fascista tocca a me presiedere questo tempio della democrazia”.