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Limiti della famiglia affettiva

Famiglia affettiva

La famiglia affettiva è il nuovo modello familiare, che si è diffuso negli ultimi anni. Ecco in cosa consiste e quali sono le sue conseguenze.

Negli ultimi anni il nucleo familiare ha assunto una conformazione molto diversa rispetto a quella che aveva in precedenza. Oggi si parla di famiglia affettiva. Una famiglia in cui i genitori sono attenti a soddisfare i bisogni dei figli e non più a far loro da guida e a fornire delle regole. La fine della cosiddetta famiglia normativa ha avuto importanti conseguenze non solo sulla vita degli adolescenti, ma sull’intera società. I ragazzi non sono pronti ad affrontare la vita ed escono dalla casa dei genitori in età sempre più avanzata. Il calo demografico e la sanitarizzazione dei problemi educativi sono solo due degli effetti che tutto ciò ha sulla società.

La famiglia affettiva

La cultura genitoriale dei nostri giorni vive la difficoltà che nasce da un’interpretazione in senso iperprotettivo del ruolo affettivo relazionale. I genitori sono concentrati sul costruire le relazioni con i figli. Questo se da un lato ha portato a un miglioramento della convivenza tra genitori e figli, dall’altro ha fatto dimenticare a molti padri e a molte madri il loro ruolo di guida. I genitori dovrebbero imporre delle regole e farle rispettare. Solo così i loro giovani figli potranno maturare e uscire dalla fase adolescenziale.

L’interpretazione affettiva del ruolo genitoriale va collegata anche a un altro fenomeno comparso in questi ultimi anni: l’allungamento del ciclo della vita. Il concetto di giovinezza si è allungato improvvisamente. Ciò porta le madri e i padri a sentirsi giovani o a voler essere tali. Così spesso accade che siano loro stessi a fare gli adolescenti, dando un cattivo esempio ai loro figli, che invece di crescere e maturare rischiano di rimanere in uno stato di eterna adolescenza come i genitori.

Il genitore amico

Ma la vera complicazione che deriva da questo significativo cambiamento è l’apparire della figura del genitore amico. Sentendosi ancora giovani e vedendo la vecchiaia ancora molto lontana, le figure genitoriali invece di rappresentare il ruolo di guida adulta per i figli preferiscono un ruolo amicale, basato su una confidenzialità molto accentuata, non necessariamente costruttiva. L’essere guidati è però per i loro figli una necessità imprescindibile. I ragazzi non hanno più un modello a cui far riferimento e non sanno più in che direzione dovrebbe andare la loro vita.

Conseguenze nella società

Tuttavia, la nuova famiglia affettiva non ha conseguenze drastiche solo sulla vita dei giovani. I limiti di questa nuova concezione del nucleo familiare si trasmettono anche sull’intera società. Infatti, queste trasformazioni storiche e sociologiche hanno provocato un altro fenomeno tipicamente italiano: l’adolescenza vissuta fra le mura familiari e protratta fino a un’età molto avanzata. I giovani stanno bene nella loro casa d’infanzia, dove vengono protetti e viziati, non hanno nessun motivo per andarsene. I genitori non hanno trasmesso loro il senso di indipendenza e autosostentamento.

Il calo demografico

Tutto ciò provoca diversi problemi all’interno della società italiana. La nostra società è formata prevalentemente da figli unici, che a loro volta avranno massimo un figlio. Lasciando la casa dei genitori così tardi non hanno né soldi né tempo per fare più di un figlio. Secondo i dati Istat oggi i figli unici in Italia sono un terzo. Oltre a generare problemi relazionali nei bambini, che fanno fatica a gestire i rapporti con i loro coetanei, questa dinamica sociale è uno dei fattori che ha contribuito all’elevato calo demografico del nostro paese. Quello italiano è, infatti, il maggior caso di calo demografico a livello mondiale.

Piccoli consumatori crescono

Inoltre, un’altra conseguenza è il fatto che ormai si diventa consumatori fin dalla prima infanzia. La famiglia affettiva mira a soddisfare i bisogni dei bambini e per fare ciò bisogna comprare e consumare.

Perciò, i bambini vengono indotti a comprare fin da piccolissimi. Sono diventati il bersaglio privilegiato di pubblicitari e commercianti, che sfruttano il nuovo modello di famiglia per vendere il più possibile. I piccoli appartenenti alla famiglia affettiva sono inseriti in questo sistema da sempre e continueranno a portarlo avanti. Cresceranno con il bisogno di comprare per soddisfare ogni loro capriccio.

La sanitarizzazione dei problemi educativi

Ulteriore problema che è emerso negli ultimi anni in conseguenza dello sviluppo della famiglia affettiva è la sanitarizzazione dei problemi educativi. Quando i figli hanno problemi di ansia, sono troppo attivi o danno problemi ai genitori, quest’ultimi invece di pensare che siano problematiche dovute alla crescita e all’educazione, si rivolgono immediatamente a pediatri, psicologi e altri medici di sorta. Le madri e i padri non capiscono che i litigi e i contrasti che si creano con i figli sono normali fasi di crescita. Considerano ogni difficoltà dei figli un problema da risolvere a livello patologico. Così cresce una società incapace di risolvere i problemi autonomamente, perché abituata a rivolgersi ad altri per affrontarli.