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L'imperatore del male di Siddhartha Mukherjee presentato a Torino il 20 novembre

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La Fondazione Firpo presenta la storia della lotta al cancro Martedì 20 novembre 2012 - ore 16,30-19,00 presso la Fondazione Luigi Firpo Onlus – Palazzo d’Azeglio - via Principe Amedeo 34 - Torino   Presentazione   Siddharta Mukherjee L’imperator...

La Fondazione Firpo presenta la storia della lotta al cancro

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Martedì 20 novembre 2012 – ore 16,30-19,00
presso la Fondazione Luigi Firpo Onlus – Palazzo d’Azeglio – via Principe Amedeo 34 – Torino

Presentazione

Siddharta Mukherjee
L’imperatore del male. Una biografia del cancro

Intervengono:
Alessandro Bargoni (Storico della medicina, Università di Torino)
Francesco Cassata (Storico, Università di Genova)
Paolo M. Comoglio (Direttore Scientifico IRCC, Candiolo)
Andrea Necchi (Dirigente medico, Istituto Nazionale dei Tumori, Milano)

Introducono:
Gian Mario Bravo (Fondazione Luigi Firpo)
Walter Santagata (Centro Studi Silvia Santagata – Ebla)

Ingresso libero
Info 011.8129020 segreteria@fondazionefirpo.it

L’opera Nella storia si legge a volte con stupore di città cinte d’assedio per decine di anni, fino all’inevitabile capitolazione. La città-cancro è sotto assedio da quattromila anni. L’uomo ha inventato «macchine» e strategie, un tempo rudimentali e ingenue, poi sempre più precise e astute, per espugnare la città. Ma dietro le mura si nascondono abitanti tra loro diversi per aggressività e vulnerabilità, le cellule del cancro, e con caratteristiche spesso simili alle cellule normali. Dunque, questa è una guerra molto difficile.
Questo libro ne racconta la storia. «In un certo senso è un libro di storia militare», ha scritto il suo autore, formatosi come ricercatore al Dana Farber Cancer Institute e oggi professore di oncologia alla Columbia University. L’opera, tuttavia, è anche una «biografia» del cancro nel senso più letterale del termine, poiché cerca di «penetrare la mente di questa malattia immortale, di comprenderne la personalità e demistificarne il comportamento». È, infine, un libro divulgativo e ispirato. Divulgativo perché Siddhartha Mukherjee espone con grande linearità le ragioni di ogni svolta e progresso nelle terapie, ispirato perché è la consapevolezza di dovere compiere scelte cruciali per i pazienti a conferire tensione narrativa e coesione logica al racconto.
L’opera attraversa e illumina un secolo intero della guerra al cancro, dalle epoche della chirurgia più mutilante e della radioterapia indiscriminata fino alle più recenti scoperte scientifiche. Vediamo i bambini dei primi anni Cinquanta che caracollano salendo gli ampi gradini di cemento che portano all’ingresso del nuovo ospedale voluto da Sidney Farber, per affrontare una cura per le leucemie concepita pochi anni prima in un seminterrato del vecchio Children’s Hospital, e attuata, tra l’ostilità dei colleghi, in pochi letti in fondo a freddi corridoi deserti. E vediamo cinquant’anni dopo il dottor Slamon allontanarsi sulla sua Nissan malandata senza partecipare al cocktail che celebra l’avvento di una nuova terapia per il carcinoma della mammella, nata dai suoi studi solitari sul gene Her-2.
Come in ogni grande conflitto, ci imbattiamo in pagine epiche, miserie, interessi alimentati da gruppi di pressione, stampa e finanziatori privati. Tenendosi alla larga dai toni celebrativi, Siddhartha Mukherjee narra delle sconfitte e delle vittorie, delle illusioni e delle speranze di questa guerra, e della straordinaria personalità di numerosi medici e scienziati, della loro ostinazione nel credere in una certa via chirurgica o in un certo farmaco, e della loro pervicacia nelle prime battaglie e nei primi screening, contro il fumo, per il pap test e per la mammografia. Fino ad oggi, fino a offrirci un’idea plastica del rapporto tra genetica e fattori ambientali e del profilo biologico dei tumori, per accostare nuove scale al fossato e alle torri.
C.P.

Tra i cento migliori libri del 2011 scelti dal New York Times.

L’epica lotta contro il cancro. Una guerra millenaria fatta di incessanti battaglie, piccole vittorie e grandi sconfitte, medici ed eroi, geni della ricerca e gente comune, illusioni e speranze, certezze e millanterie.

«Un libro davvero di pregio, affascinante – nonostante la complessità della materia -, da cui traspare l’impegno, la dedizione e la passione di chi per lungo tempo l’ha maturato, curato, seguito in tutte le sue fasi di realizzazione».
Umberto Veronesi

«Una biografia del grande nemico che ci assedia da 4500 anni… una lotta millenaria, dove ogni conquista è stata la faticosa risposta dell’uomo alle sconfitte precedenti».
Giuliano Aluffi, Il Venerdì di Repubblica

«La forza di questo libro, il primo nel suo genere, sta nella narrazione: la capacità di tenere insieme in modo avvincente 4 mila anni di storia della malattia».
Mara Accettura, D di Repubblica

«L’autorevole e ambiziosa storia del cancro di Mukherjee è il racconto epico di un autore che sembra mosso da un’assoluta necessità, come un giovane prete che scriva la biografia del Maligno».
The New York Times

«Non sono molti i libri per il grande pubblico che sappiano offrire un’immagine della scienza e della tecnologia moderna con la stessa intelligenza, chiarezza e partecipazione».
The New Yorker

«Ogni tanto arriva sulla scena letteraria uno scrittore che ci aiuta a comprendere sia le complessità sia la portata umana di una disciplina scientifica. Autori come Lewis Thomas, Sherwin Nuland e Oliver Sacks. A loro si aggiunge ora Siddharta Mukherjee».
Elle

Siddhartha Mukherjee è medico e ricercatore oncologo. È oggi professore di medicina alla Columbia University, dopo aver studiato a Stanford, a Oxford, a Harvard. Ha pubblicato articoli sulle maggiori riviste scientifiche americane e mondiali. Vive a New York con la moglie e le figlie. Con L’imperatore del male ha vinto il Premio Pulitzer 2011.