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Lina Wertmüller, il ricordo di Rita Pavone: "Era la mia mamma artistica, sono distrutta"

Lina Wertmüller rita pavone

Distrutta per la scomparsa di Lina Wertmüller, Rita Pavone ha raccontato quello che la regista ha rappresentato per lei. 

Sono tantissimi i messaggi di cordoglio condivisi dopo la morte Lina Wertmüller, regista e scrittrice italiana scomparsa giovedì 9 dicembre 2021 all’età di 93 anni: tra questi quello di Rita Pavone, che ha parlato di un dolore enorme e ha definito la donna definita una seconda mamma.

Lina Wertmüller morta: le parole di Rita Pavone

Intervistata dall’AdnKronos poco dopo la triste notizia, la cantante ha raccontato di aver incontrato Lina a casa sua a novembre: “Le avevo telefonato per dirle che ero a Roma e lei mi ha risposto che per me la porta era sempre aperta“. Stava benissimo, ha spiegato, ed era in forma sul suo divano.

Legatissima alla regista romana sia dal punto di vista umano che professionale, ha parlato di lei come di una mamma artistica con la quale ha iniziato la sua carriera. Tra le tante collaborazioni, la Wertmüller la diresse nel Gianburrasca televisivo del 1964 e l’aveva anche inclusa nel docufilm di Valerio Ruiz sulla sua vita, Dietro gli occhiali bianchi.

Lina Wertmüller morta, le parole di Rita Pavone: “Un caposaldo”

Nel trasmettere tutto il so affetto alla figlia Zulima, la Pavone ha infine ricordato che la regista è stata la prima donna ad aver ricevuto una nomination agli Oscar nella categoria di miglior regia (Pasqualino Settebellezze, 1977). “E’ stata un caposaldo: aveva un’intelligenza, una simpatia, un umorismo e nello stesso tempo era romantica e sentimentale“, ha concluso.