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L'INFINITO III

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Un’algebrica sensazione umana rappresenta l’utopia dell’essere e delle cose; la marginalità esemplificativa dell’uomo internettiano soggiace ad una concezione filosofica del vivere nuovo e repentino. La novità della vita umana muta in base agli edifici imperiali attualmente esistenti nel m...

infinito3 300x225Un’algebrica sensazione umana rappresenta l’utopia dell’essere e delle cose; la marginalità esemplificativa dell’uomo internettiano soggiace ad una concezione filosofica del vivere nuovo e repentino. La novità della vita umana muta in base agli edifici imperiali attualmente esistenti nel mondo occidentale: il progresso e la modernità rasentano a priori una concezione empirica nuova della politica e della sociologia stessa. L’ordine sociale delle cose rappresenta, a volte, un’utopia; anche il capitalismo è minato alle radici, le diseguaglianza esistono nei paesi avanzati: coprono interessi arroganti di potenti che negano la libertà dell’essere e dell’agire stesso.
Intravedere all’orizzonte i monti, scrutare l’alba del domani sono azioni uniche ed imperturbabili: l’estetica astratta delle cose naturali sovverte la realtà cosmica delle cose. Una nuova concezione filosofica impone un sistema e uno stato di essere delle cos che muta in relazione alla dinamica di vita fisica e materiale.
Le nuvole, emblema di pioggia e di tristezza, paiono nel cielo entità astratte. Infinite. I gas e gli elementi chimico-fisici dell’atmosfera sono regolati da leggi improntate da una fisicità unica e sterminata: la natura muta in ragione della fisicità stessa delle cose primordiali. Le guerre in atto nel mondo stanno al caos, come la roccia sta al mare; i minerali sono oggetti duttili e robusti: rappresentano l’anima vera del genere umano.
La sopraffazione temporale tende ad elidersi in un fine impuro che sovente scoperchia la realtà stessa delle cose; cose che rappresentano l’illogicità delle cose stesse. Esiste una seconda vita per il genere umano? La genetica è una disciplina complessa: i geni sono elementi caratteristici dell’essere umano vivente biologico. Il genoma B-676 soggiace alle leggi empiriche astratte, frutto di vita che incarna l’esistenza umana nuova nel corso impetuoso degli anni. La scala temporale dei valori umani non è assoggettabile alla reincarnazione: l’uomo non crede alla doppia vita umana nuova, l’individuo morto non può col passare del tempo assumere nuove sembianze esistenziali. Gli alieni, esseri dello spazio immenso, potrebbero assumere sembianze umane nuove e repentine: identificabili biologicamente con esseri nuovi e dotati di beltà e splendore abbagliante. Tutti questi interrogativi perenni sull’esistenza umana animano il pensiero della comunità internazionale: il pensiero tende talvolta ad elidersi con la realtà e si colloca in uno stato di essere delle cose e delle conoscenze umane che denota a priori la modernità conclamata. Un’abbagliante sensazione cosmica o fantasmagorica essenza utile della materia rasenta l’utopia stessa del pensiero umano; le astrazioni degli alieni e le loro astronavi compaiono e scompaiono all’orizzonte, perché di metallo lucente luccicante. Si rifanno a concezioni empiriche di primo livello. Gli alieni intravedono all’orizzonte le bellezze celesti: fotografano tutto quanto visibile sulla terra; le loro conoscenze scientifiche sono di gran lunga superiori a quelle degli umani.
L’Arte, fantasia endogena, o rara disciplina congenita dell’essere umano, rasenta la normalità stessa delle cose. Quantificare l’arte è cosa ardua per la mente umana, cosa inconcepibile a priori: abiura la concezione filosofica quantistica della materia, rasenta la normalità stessa delle cose. La meteorologia, scienza fisica complessa, identifica il bel tempo, la pioggia insistente; il tutto rappresenta una metamorfosi fisica dell’essere razionale dell’Universo. Razionalità delle cose che assume connotati umani nuovi ed immortali; cosmorama imprescindibile sensazione umana o utopia di degenerazione simbolica prioritaria. Astrattamente empirica della vita o casualità fisica dell’essere vero e proprio: nucleo emblematico o perno definitivo dell’umanità.
La Musica esemplifica la normalità delle cose, soggiace a condizioni di essere nuove e incommensurabili. Musica: arte in movimento, fantasia unica congenita dell’essere umano, o anzi, esemplificazione massima dell’essere intrinseco della fisicità umana e non. I testi e le canzoni originali rasentano la normalità stessa delle cose: dolci e armoniose melodie, sono il simbolo perenne delle cose e degli stati d’essere umani e nuovi. Una dolce equazione cromatica estrapola la realtà ed evince parlando e trattando argomenti piacevoli. La trascendenza , la politica e lo stato di essere delle cose ne sollecitano moderatamente rinvigorendo la fantasia umana animata da cognizioni di cause vere e proprie. Una canzone estrapola realtà. L’anima umana o apoteosi perenne dello spirito comanda l’animo umano e si identifica con una retroazione indipendente magica e surreale; l’irrealtà diverge dalla realtà stessa delle cose, prescinde dallo stato di essere e agire dell’uomo internettiano. Essere che sovverte perennemente le cose astratte e rasenta la normalità delle cose dell’essere: l’infinto o lo spazio indicano il nuovo corso delle rigide regole dell’esistenza umana stessa … Potremmo quasi affermare che il maligno e il caos malefico che la medicina moderna identifica come cancro o malattia mortale soggiace alle leggi casuali della genetica. Scoprire l’antidoto delle malattie mortali degenerative più diffuse nel nuovo millennio, rasenta la normalità delle cose e della tragica sequela. La vita rasenta l’infinito e lo stato di essere delle cose: le incognite della medicina moderna brillano come un vulcano in eruzione. Le mancate soluzioni proposte dalla medicina moderna sono il simbolo perenne dell’essere insignificante che quantifica la scienza umana e scientifica. Nuove risposte esistenziali dell’uomo del nuovo millennio rappresentano la complessità della materia scientifica ed umana.
Ogni ragionamento logico o astratto prescinde a priori dall’astrazione stessa delle cose, rasenta la normalità degli agenti umani: un robot d’acciaio o di titanio rappresenta la macchina virtuale perfetta. Le tre leggi fondamentali della robotica di Isaac Asimov identificano concezioni nuove della materia fisica stessa della Terra. Gli alieni, invece, che progettano l’invasione perenne degli ultracorpi, hanno una ragione di vita esistenziale; potranno nel futuro salvare il genere umano dalle malattie mortali più diffuse? Una nuova ragionevole cognizione filosofica di vita sta alla base perenne del pensiero dei terrestri. Cognizioni che plaudono alla natura stessa della teoria dell’esistenza umana stessa. La tecnologia aliena è di gran lunga superiore a quella terrestre: la modernità del sapere terrestre deve divenire simbolo di equità e coesione sociale. Una nuova filosofia aliena delle cose, che è imprigionata in gradi di libertà variabili o mutevoli della cosmicità apparente e totale. Dare impulso e vigore agli studi umani sulla genetica rappresenta il nuovo corso delle cose stesse della modernità conclamata: abbagliante fantasmagorica essenza umana. Esistenza umana che genera vita, vita che esplica trasposizione alla trascendenza e immedesimazione. Il Big Bang rappresenta un’entità dai confini labili, misteriosi e caotici.