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Lipidi semplici e complessi: cosa sono e a cosa servono

LIPIDI SEMPLICI E COMPLESSI.

Che cosa intendiamo con il termine "Lipidi"? Vediamo insieme le differenze tra lipidi semplici e complessi, cosa sono e a cosa servono.

Se in passato una delle preoccupazioni più grandi era quella di non riuscire a nutrirsi adeguatamente, nella società moderna la situazione si è completamente ribaltata. Ora moltissimi soggetti soffrono di patologie come diabete e obesità. Secondo un’inchiesta di una rivista inglese, nel mondo esistono circa 700 milioni di obesi, di cui 108 milioni di bambini. L’aumento dell’obesità avviene soprattutto negli stati dove va di moda il Junk Food. Anche in Italia la situazione è grave. Nel rapporto Osserva Salute una persona su dieci è obesa, mentre un terzo degli Italiani è in sovrappeso. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i lipidi, la loro classificazione e altre particolarità.

Cosa sono i lipidi

Lipidi” è un termine di origine greco che significa “Grasso“. Sta a identificare tutti quei composti organici che insieme a protidi, nucleociti e glucidi, rappresentano le principali classi che interessano la biologia. I lipidi hanno la caratteristica di essere solubili in solventi organici (acetone, idrocarburi, etere dietilico), e insolubili nell’acqua (lipidi idrofobici).

Questi composti si possono trovare sia negli alimenti di origine animale (grassi) che in quelli di origine vegetale (oli). Sono formati da idrogeno e carbonio, uniti tra loro con legami covalenti scarsamente polari. Grazie a questa caratteristica nei lipidi si riduce il rendimento energetico se lo mettiamo alla pari con l’ossigeno consumato, mentre sono sicuramente più energetici se paragonati ai glucidi. In natura esistono più di 500 tipi di grassi che possiamo classificare in base alla loro struttura.

Formazione grassi

Se in passato i grassi erano ritenuti dannosi per la nostra salute, nell’ultimo periodo è stato scoperto che in realtà sono molto importanti per il funzionamento corretto del nostro organismo. Devono essere consumati in modo adeguato scegliendo i migliori. Per capire come avviene la digestione dei grassi, basti pensare che quando, in condizioni normali, un organismo consuma la quantità giusta di grassi, questi vengono sintetizzati dal fegato grazie alla bile e inviata alla cistifellea per immagazzinarla.

Dopo averla immagazzinata, la cistifellea secerna nell’intestino tenue la bile dove vengono assorbiti i grassi. Nel frattempo il pancreas ha il compito fondamentale di secernere gli enzimi digestivi pancreatici che aiutano l’assorbimento e la scomposizione dei grassi. Se ci troviamo in presenza di una dieta a ridotto contenuto di grassi, la cistifellea lavora faticosamente, la bile diventa vischiosa e difficile da espellere. In questo caso la bile ristagna nella cistifellea, assieme agli ormoni e alle tossine.

Se i grassi vengono digeriti male si può verificare il malfunzionamento della cistifellea e la congestione del fegato che diventa spesso e appiccicoso. Altri sintomi che possono verificarsi sono dolore alla zona o calcoli, e problematiche legate all’intestino.

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Classificazione lipidi

I lipidi si classificano in:

LIPIDI COMPOSTI: rappresentano il 10 % dei grassi presenti nel nostro organismo. Sono trigliceridi combinati con sostanze come azoto, fosforo, zolfo. I glicolipidi, i fosfolipidi e le lipoproteine sono i lipidi composti più conosciuti.

LIPIDI DERIVATI: si formano dalla trasformazione di lipiidi composti o semplici. I lipidi derivati più importanti sono la vitamina D, l’acido plamico, il colesterolo, gli ormoni steroidei, il linoleico e l’oleico.

LIPIDI SEMPLICI: rappresentano il deposito più importante nel nostro organismo e anche i più abbondanti nella nostra dieta quotidiana (98 % degli alimenti). I lipidi semplici più famosi sono i trigliceridi e le cere.

Lipidi semplici

I lipidi semplici sono dei composti organici costituiti da idrogeno, ossigeno e carbonio. I lipidi semplici comprendono le cere, i terpeni e i trigliceridi, mentre nel burro, nel sego e nello strutto possiamo trovare i lipidi semplici di origine animale. Se parliamo di “Cere” intendiamo esteri di acidi grassi con alcoli alifatici monossidrilici a catena lunga ed elevato numero di atomi di carbonio. Le cere possono avere catena lineare o catena ramificata e possono essere saturi o insaturi.

Solitamente gli alcoli hanno un numero di atomi di carbonio che va da 24 a 36, mentre acidi carbossilici hanno un numero compreso tra 16 e 36. Le cere costituiscono lo scheletro di molti insetti, lo strato di protezione dei vegetali e il rivestimento del piumaggio degli uccelli acquatici. Le cere quindi possiamo trovarle sia nel mondo animale (es: lanolina e cera d’api), che in quello vegetale (es: cera montana e cera carnauba).

Se invece parliamo di “Terpeni” intendiamo i maggiori responsabili del profumo di piante e fiori. I terpeni appartengono al mondo vegetale e presentano una struttura a 5 atomi di carbonio (isoprene). Possiamo poi trovare gli emiterpeni (C5), i monoterpeni, i triterpeni, i tetraterpeni, i disesquiterpeni, i sesquiterpeni e i diterpeni. I terpeni possono avere la catena chiusa o aperta. Tra i terpeni più comuni possiamo trovare la canfora e e l’α-pinene.

Infine, tra i lipidi semplici più comuni possiamo trovare quelli che vengono definiti “Trigliceridi“, ovvero triesteri di acidi grassi a catena lunga con il glicerolo. I trigliceridi costituiscono i grassi animali e gli oli vegetali e sono molto abbondanti nel mondo animale. I trigliceridi hanno come compito principale quello di fare da deposito di energia prodotta e immagazzinata all’interno del corpo degli animali.

Parlando con precisione possiamo definire “Trigliceride” un lipide costituito da una molecola di glicerolo a cui sono legati 3 acidi grassi. I 3 acidi grassi sono uniti per esterificazione a una molecola di glicerolo e spesso sono differenti tra di loro. Gli acidi grassi si differenziano tra di loro in base alla a lunghezza della catena carboniosa e/o il tipo di legame tra gli atomi di carbonio. Gli acidi grassi rappresentano tutti quelli acidi grassi polinsaturi, che non possono essere sintetizzati nell’organismo.

Lipidi complessi

I lipidi complessi sono dei composti organici costituiti da ossigeno, idrogeno, carbonio e azoto o fosforo. Si creano attraverso l’esterificazione degli acidi grassi con alcoli di vario tipo. I lipidi complessi possono formare dei saponi e per questo motivo vengono definiti anche “Saponificabili“. Contengono una catena lunga di acidi grassi e quelli più famosi sono di fosfolipidi, i glicolipidi, i fosfatidi e i solfolipidi.

Quando parliamo di “Fosfolipidi” intendiamo dei composti che contengono un gruppo fosfato con carica negativa e che rende la struttura idonea a formare le membrane biologiche che avvolgono gli organuli cellulari e le cellule. I fosfolipidi vengono anche definiti “Anfipatici”, poichè ogni fosfolipide presenta una testa idrofila e una coda idrofoba. Le code idrofobe occupano una posizione mediana e si attraggono tra di loro, mentre i gruppi idrofili rimangono rivolti verso la soluzione acquosa interna o esterna alle cellule.

I fosfolipidi aiutano il trasporto plasmatico dei lipidi, hanno ruolo strutturale nelle membrane cellulari e sono precursori di regolatori metabolici. I fosfolipidi a loro volta si possono classificare in fosfogliceridi e sfingolipidi. Quando parliamo invece di “Glicolipidi” intendiamo dei composti che derivano dall’unione di mono- o oligosaccaridi e i lipidi e carboidrati. La componente lipidica può essere quella della sfingosina o del glicerolo.

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I Lipidi nell’alimentazione

Nella nostra alimentazione i grassi saturi si possono trovare nei salumi, nelle carni grasse e nel latte intero (panna, burro, formaggi). Possiamo trovare i grassi saturi anche nell’olio di cocco e di palma e nel burro di cacao. I grassi sono molto importanti per le nostre risorse energetiche, ma non bisogna mai abusarne.

Fabbisogno grasso

Il fabbisogno giornaliero di grassi in una dieta equilibrata è di circa il 25-30% di calorie totali. Questi grassi devono essere quasi tutti saturi. Per migliorare la digestione dei grassi è importante assumere quelli giusti e nella giusta dose. Inoltre, è necessario integrare la bile con un integratore di sali biliari, mangiare i cereali integrali con l’ammollo prima della cottura, mangiare con calma e rilassatezza, utilizzare i fermentati e usare le barbabietole o ancora meglio fare il Kvass di barbabietole fermentate.