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L'ira di Cristina Kirchner dopo la condanna a 6 anni per frode

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Buenos Aires, 7 dic. (askanews) - "Non sarò candidata a niente, né alla presidenza, né al Senato, il mio nome non sarà su nessuna scheda elettorale. Termino il 10 dicembre e torno a casa, nella stessa casa da cui sono uscita il 25 maggio 2003", quando uscì per accompagnare (il marito Nestor K...

Buenos Aires, 7 dic. (askanews) – “Non sarò candidata a niente, né alla presidenza, né al Senato, il mio nome non sarà su nessuna scheda elettorale. Termino il 10 dicembre e torno a casa, nella stessa casa da cui sono uscita il 25 maggio 2003”, quando uscì per accompagnare (il marito Nestor Kirchner, marito poi defunto, che vinse la presidenza quel giorno, ndr): così la vice-presidente argentina Cristina Kirchner in un video postato su Youtube afferma di rinunciare a tutti i mandati nel 2023 dopo la condanna a 6 anni per frode e all’ineleggibilità a vita. Una sentenza – ha commentato – da “mafia giudiziaria”.

Kirchner è stata condannata – anche se conserva la sua immunità parlamentare – martedì 6 dicembre in un processo per frode e corruzione durante i suoi mandati presidenziali. All’età di 69 anni, è stata giudicata colpevole di “amministrazione fraudolenta” ai danni dello Stato, in questo processo relativo all’aggiudicazione di appalti pubblici nella sua roccaforte politica di Santa Cruz (sud), durante i suoi due mandati da presidente.(2007- 2015). Nei suoi confronti erano stati chiesti ad agosto 12 anni di carcere, oltre all’ineleggibilità.

L’ex capo dello Stato (centrosinistra), che a sette anni dall’uscita dalla presidenza resta una figura centrale, quanto divisiva, della politica argentina, ha sempre negato ogni addebito.