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Livorno, il racconto di Filippo: 'Ho cercato di non perdere Martina, ma mi scivolava dalle mani'

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In seguito a quanto accaduto a Livorno, ora a parlare è Filippo che racconta di aver fatto di tutto per non perdere Martina, ma gli scivolava dalle mani. Ecco la sua storia.

Filippo e Martina, in seguito agli allagamenti di sabato notte in Toscana, a Livorno, hanno cercato di trovare riparo rifugiandosi sul tetto. A raccontare quei momenti devastanti è Filippo, che ha perso la moglie trascinata da fango e acqua.

Il racconto di Filippo

Filippo affida le sue parole a Il Corriere della Sera e proprio al giornale racconta di quegli attimi terribili, di quei secondi in cui tutto è crollato e ha perso la sua Martina nella notte di sabato a Livorno in seguito alle piogge che hanno portato ad allagamenti nel capoluogo toscano. Filippo racconta lo strazio vissuto in quel frangente: «Eravamo saliti sul tetto di casa mentre l’acqua saliva sempre di più. Poi abbiamo cominciato a cadere. Ho cercato di non perderla, ma scivolava dalle mie mani. Siamo caduti in acqua era buio e non l’ho più vista».

Martina di anni 34, si aggiunge alle altre vittime dell’alluvione avvenuto nella provincia toscana. E’ la settima vittima dell’alluvione. Il suo nome rientrava nei dispersi fino alla giornata di ieri, ma il suo corpo è stato ritrovato a pochissima distanza dal luogo in cui viveva insieme a Filippo, suo marito.

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La felicità di Martina e il matrimonio

Ora il marito non sa darsi pace per questa tragedia successa. Una amica della vittima racconta del loro matrimonio e di quanto Martina fosse felice. «Era felice, bellissima, continuava a fare progetti e a raccontare che Filippo le dava una forza e una sicurezza che non aveva mai conosciuto prima». Martina era una persona benvoluta e amata da molti. Lavorava in una azienda di forniture sanitarie, era una amante dello sport anche grazie al padre insegnante di educazione fisica.

Il rimpianto di Filippo

Filippo ha saputo che Martina era morta mentre era in ospedale. Filippo è riuscito a salvarsi aggrappandosi a un ramo. Filippo, secondo i medici, è un miracolato. Non si dà pace per quanto successo e continua a ripetere che avrebbe potuto salvare la moglie.

La madre di Filippo, campionessa di surf, in passato, è contenta per il figlio, ma si dispiace della perdita di Martina e dice: “Ho capito che non c’era più niente da fare, ma sino alla fine ho sperato di darle una degna sepoltura. Mio figlio si è salvato e ancora mi chiedo come è stato possibile. Ringrazio il cielo, ma il dolore per Martina è insopportabile”.

Il lutto cittadino a Livorno

Il sindaco di Livorno ha indetto il lutto cittadino sino al giorno dei funerali. Oltre a Martina, le altre vittime sono i 4 membri della famiglia Ramacciotti uccisi dalla piena. Manca ancora una persona, ovvero Gianfranco Tampucci, il quale risulta disperso. sono tantissimi i volontari che stanno facendo il possibile per ripulire la zona, soprattutto gli scantinati invasi dall’acqua.

Le polemiche

Come ogni disavventura che accade, sono in corso le polemiche tra il sindaco di Livorno, Nogarin e la regione riguardo i livelli di allerta. Nel caso di allerta rossa e non arancione, il comune sarebbe stato pronto ad affrontare una calamità del genere. Il presidente della Regione Toscana afferma: «Un codice arancione è un codice di allerta che prevede gli eventi che si sono verificati a Livorno. La differenza principale con il codice rosso riguarda la tipologia del reticolo idraulico delle possibili esondazioni. Rosso è il codice delle possibili esondazioni legate al reticolo idraulico primario: Arno, Serchio ecc. Arancione è il codice legato a possibili esondazioni del reticolo idraulico secondario, come appunto è avvenuto a Livorno».

Le casse di espansione sono state insufficienti in quanto si sono riempite e ci sono stati i problemi di allagamento che hanno causato la morte di sette vittime.