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Lo scoop di D’Agostino sul Quirinale: “Diamo il benvenuto al nuovo presidente”

Giuliano Amato

Lo scoop di D’Agostino sul Quirinale chiama in causa la "riserva della Repubblica" Giuliano Amato: sarebbe stato individuato da Dem e Cinquestelle

Lo scoop di Roberto D’Agostino sul Quirinale è poco scoop e molto in endorsement con il “facite ammuina” di questi giorni fra i due poli media che spingono per la scelta del successore di Sergio Mattarella: “Diamo il benvenuto al nuovo presidente”. E chi sarebbe il nuovo Presidente per Dagospia che entra a gamba tesa nei pronostici e si mette Libero a traino? La scelta sarebbe quella del “Dottor Sottile” Giuliano Amato

Lo scoop di D’Agostino sul Quirinale che scoop non è: il “Dottor Sottile” in pole da tempo

Sarebbe lui l’uomo giusto per fare da mastice fra i due partiti che di questa operazione si porrebbero come sponsor: il Pd di Letta e il M5S di Conte che non possono e non vogliono eleggere né Silvio Berlusconi né uno dei “cespugli” individuati dal centro destra in questi giorni, in primis Letizia Moratti

Il vero scoop di D’Agostino sul Quirinale: Amato gradito anche “dalle due Leghe” 

Ma la novità vera è che su Amato potrebbe convergere anche e perfino la Lega. Quale Lega? Quella di Salvini che in questo senso andrebbe a coronare i desiderata di quella “di Giorgetti” che su Amato è d’accordo da prima del suo leader. Le soft skill di Amato le ha enunciate moto bene la Stampa, che cita la famosa pizza fra Di Maio e Giorgetti come momento clou per fare quel nome.  Amato è un ex giudice costituzionale, vicepresidente della Consulta e recidivo in quanto a corsa per il Colle. 

Piace a Draghi: Amato verso il Colle e lo scoop di D’Agostino sul toto Quirinale

E c’è un punto ancor più determinante di questi tempi: Amato piace a Draghi che da questo punto di vista non sa se considerarlo un concorrente o un rimessaggio sicuro per restare a Palazzo Chigi e sconfessare la prova del nove dell’elezione alla prima chiama. Racconta un ministro su Libero: “Draghi era direttore del Tesoro quando Amato era premier e potrebbe sentirsi garantito da lui al Colle e riconoscergli un’autorevolezza adeguata a rinnovargli il mandato di Mattarella. Così il premier resterebbe al suo posto”. Sembra più una speranza che un’analisi ma tant’è, di questi tempi il Quirinale è diventato solo un ingombro di giustezza per i pezzi tanto per spezzare il loop sul covid.