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Lo sport al centro della ripartenza del Paese - ipotesi e prospettive per una rivoluzione culturale

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Nemico della salute, nemico dello sport. Dopo un anno e mezzo di lockdown di palestre, piscine e centri sportivi, il Covid ha sicuramente causato una serie di danni “collaterali”, ostacolando l’attività sportiva, fonte di salute psico-fisica e di socialità. Oggi le st...

Nemico della salute, nemico dello sport. Dopo un anno e mezzo di lockdown di palestre, piscine e centri sportivi, il Covid ha sicuramente causato una serie di danni “collaterali”, ostacolando l’attività sportiva, fonte di salute psico-fisica e di socialità. Oggi le strutture dedicate allo sport potranno ricominciare, ma la ripresa si scontra con la paura del contagio, con la disabitudine a frequentare i luoghi che avvicinano le persone allo sport.

Degli effetti della pandemia sull’inattività e sugli attuali scenari di ripresa si parla il prossimo martedì 11 maggio in occasione dell’evento digitale “Lo sport al centro della ripartenza del Paese – Ipotesi e prospettive per una rivoluzione culturale” promosso da Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane in collaborazione con Adnkronos Comunicazione e Ciwas, e che sarà trasmesso in diretta sul sito Adnkronos.

L’evento si svolgerà dalle 11,00 alle 12.30 e vedrà la partecipazione di Claudio Barbaro presidente Asi, Paolo Barelli presidente Fin, Antonella Bellutti Olimpionica, Rossana Ciuffetti direttore della Scuola dello Sport Coni, Andrea Costa sottosegretario Ministero Salute, Vito Cozzoli presidente di Sport e Salute, Manuela Di Centa leader del progetto Legend di Sport e Salute, Renato Di Rocco Vice presidente Uci – Unione Ciclistica Internazionale, Bruno Molea presidente Aics, Carlo Mornati segretario generale Coni, Andrea Pambianchi presidente Ciwas, Sandrino Porru vice presidente Comitato Italiano Paralimpico e presidente Fispes, Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, Presidenza del Consiglio dei Ministri. A moderare, il giornalista Jacopo Volpi.

Al centro del dibattito alcuni punti nodali: dall’idea di lanciare una campagna pubblica di sensibilizzazione, basata su evidenze scientifiche, che tranquillizzi gli utenti sulle misure di sicurezza all’interno delle strutture sportive e sull’importanza dello sport come strumento di benessere e prevenzione, all’introduzione di un bonus per riavvicinare la cittadinanza alla pratica sportiva e, per i più giovani, un programma che, attraverso lo sport, aiuti a recuperare la socialità perduta durante tutto questo tempo. Ma l’incontro nasce anche dall'esigenza di volgere lo sguardo al futuro per gettare le basi di un nuovo sistema per lo sport, fondamentale per riappropriarsi dell'identità legata alla salute, alla didattica, al ruolo sociale, formativo e di prevenzione che il movimento rappresenta.

Una tavola rotonda per ridisegnare il futuro. Tra le altre proposte da discutere anche una serie di riforme normative, partendo, ad esempio, dall’idea che le strutture sportive possano essere veri e propri ‘Centri della Salute’, dalla concessione di impianti pubblici oltre alla rimodulazione degli spazi per adeguarli alle nuove esigenze non solo post pandemiche. Fondamentale che lo sport riparta proprio dalla scuola. Il dibattito verterà anche su proposte legate a una rivoluzione culturale e a una nuova stagione di riforme.

“Occorre andare oltre l’emergenza – spiega Claudio Barbaro presidente Asi – e pensare a provvedimenti strutturali nello sport, considerato nella sua veste di strumento di salute e di socialità. Sul tavolo della discussione, un regime di detrazioni per chi si avvicina alla pratica sportiva. Pensiamo anche che l’attività sportiva debba iniziare sin dalla scuola primaria con strutture adeguate; allo sport come strumento di prevenzione (a partire dalle visite per chi si avvicina alla pratica sportiva, che devono prevedere esami strumentali più approfonditi) e a tante altre proposte che saranno analizzate dal gruppo qualificato di addetti ai lavori”.

Appuntamento a martedì 11 maggio alle 11,00 all’indirizzo: