Il governo non prorogherà lo stato di emergenza oltre il 31 marzo 2022: anche se il ministro Speranza non l’ha ancora confermato formalmente e si è lasciato aperto la possibilità di decidere a ridosso della scadenza, il sottosegretario alla Salute Sileri è tornato ad esplicitare che “osservando i numeri odierni e delle ultime settimane non vi è ragione per mantenerlo“.
Stato di emergenza non verrà prorogato
La tendenza dell’esecutivo sembra dunque ormai confermata, anche per il fatto che il ministro del Turismo Garavaglia si è auspicato un’estate senza green pass. Secondo Sileri è infatti improbabile che la pandemia possa riprendere con un’ulteriore variante più contagiosa di Omicron. “Anche questa pandemia sta arrivando ad una fine che è una transizione da pandemia a endemia“, ha affermato annunciando l’arrivo di una fase di convivenza con l’infezione.
L’Italia dovrebbe dunque allinearsi a quanto stanno facendo gli altri paesi europei e gli Stati Uniti, ovvero un graduale allentamento delle restrizioni che porteranno al ritorno ad una sorta di normalità, in cui ci si occupa del Covid come di una patologia oramai nota.
Stato di emergenza non verrà prorogato: cosa accade negli altri paesi
In Francia, dopo lo stop definitivo allo smart working, il green potrebbe essere revocato tra marzo e aprile. In Regno Unito entro fine mese non ci sarà più la quarantena per i casi positivi, cosa che dovrebbe avvenire a breve anche in Italia (almeno per quelli asintomatici). In Svezia i tamponi gratis a tutti sono stati sospesi e verranno fatti solo ai più fragili. Negli Stati Uniti, infine, New York ha abolito l’obbligo di mascherine al chiuso.