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Lo Stealthing è reato in California: vietato togliersi il preservativo senza consenso del partner

Condoms

Una vittoria per tutte le donne californiane vittime di Stealthing. Scopriamo chi c'è dietro questa legge e chi ha coniato il termine.

Approvato in California il disegno di legge che riconosce come reato lo Stealthing, ossia la rimozione del preservativo senza consenso durante un rapporto sessuale. Chi pratica Stealthing sarà però perseguito civilmente in tribunale, non penalmente.

Il reato di Stealthing: un traguardo importante

Sicuramente questo è un traguardo molto importante per molte donne statunitensi che sono state vittime di Stealthing. Negli Stati Uniti, infatti, tante donne subiscono stealthing e si possono ritrovare talvolta in due situazioni spiacevoli: contagiate da malattie sessuali o ingravidate senza volerlo.

Chi c’è dietro la legge che ha reso lo Stealthing un reato

Il disegno di legge è stato approvato dal Governatore della California Gavin Newsom e proposto dalla Deputata presso il Congresso statunitense Cristina Garcia. Da adesso, chi è vittima di Stealthing, dovrà essere risarcito interamente dal proprio aggressore. La deputata Garcia per far si che tale pratica fosse resa illegale, e non solo immorale, ha dovuto rinunciare a rendere lo Stealthing un illecito penale, rendendolo un reato meramente civile. Il suo obiettivo resta comunque quello di ascrivere la pratica nel codice penale.

Chi ha coniato il termine Stealthing

Il termine Stealthing è stato coniato dall’avvocato Alexandra Brodsky, che nel 2017, mentre era studentessa, ha condotto una ricerca su questa tematica presso la Yale Univesity. Brodsky oggi lavora come avvocato per i diritti civili ed è l’autrice del libro “Sexual Justice“, nel quale ha raccolto molte testimonianze di persone che sono state vittime di Stealthing.