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Londra durante l'incendio, Marco a Gloria "Arriva il fuoco"

Londra

Anche due italiani, Marco e Gloria, sono stati coinvolti nel terribile incendio che ha colpito un grattacielo di Londra: i due ragazzi risultano dispersi

Ci sono anche due italiani, Marco e Gloria, coinvolti nel terribile incendio che ha colpito la Grenfell Tower di Latimer Road a Londra nella notte di ieri. I due ragazzi, per il momento, risultano dispersi.

Incendio di Londra: Marco e Gloria si era trasferiti da poco

Tutto sembrava girare per il meglio a Marco Gottardi e Gloria Trevisan, due ragazzi entrambi 27enni che si erano laureati con ottimi voti da poco tempo allo Iuav di Venezia. I due avevano deciso di trasferirsi a Londra solamente tre mesi fa e avevano trovato anche un lavoro importante. Ma non solo. Erano riusciti a trovare pure una casa bella, spaziosa, che rendeva orgogliosa Gloria come puntualmente faceva notare sui suoi social.

Ma il destino a volte e beffardo e la disgrazia può essere dietro l’angolo. E lo ha fatto nella notte di ieri,quando nel loro palazzo dove abitavano, la Grenfell Tower di Latimer Road, è scoppiato un incendio che nel giro di poco tempo ha colpito tutto l’edificio. Da quel momento non si hanno avute più loro notizie, con le famiglie che si attaccano al fatto che la conferma di una loro morte non c’è ancora. Per il momento, infatti, secondo la Farnesina, i due giovani risultano essere tra i dispersi.

Tragedia a Londra: le testimonianze delle famiglie

Il padre di Marco, Giannino, ha raccontato gli attimi di terrore che stanno vivendo le famiglie. E ha anche rivelato di essere stato in contatto con il figlio fino a quando non si hanno più avute notizie: “Siamo stati al telefono con i ragazzi sino all’ultimo istante. Marco cercava di minimizzare. Penso facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie. Continuava a garantirci che i soccorsi stavano arrivando e che la situazione si poteva risolvere.

Con il passare del tempo la situazione però è cambiato, tanto che alle 4.07, l’orario dell’ultimo contatto avuto tra Marco e la sua famiglia, il tono di voce del ragazzo è cambiato drasticamente: “C’è stato l’ultimo drammatico contatto. Il loro appartamento era invaso dal fumo, la situazione diventava d’emergenza.

Da quel momento il vuoto. Un silenzio assordante. I telefoni che non funzionano più, con il signor Giannino che continua a rimanere accanto al suo in attesa di ricevere qualche notizia. Possibilmente positiva, nella speranza di poter risentire la voce del figlio.

E magari poterlo riabbracciare, come fatto il mese scorso, quando i coniugi Gottardo sono andati a Londra a trovare il figlio e la fidanzata: “Li avevamo trovati bene, erano felici, sembravano sistemati in modo meraviglioso”, ha concluso il papà di Marco.