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Long Covid, la nebbia cerebrale dopo la guarigione è simile a quella dell’Alzheimer

Similitudini sintomatologiche fra Long Covid ed Alzheimer

Cosa hanno scoperto scienziati dell’Università La Trobe sulla nebbia cerebrale del Long Covid e sulle aggregazioni dei peptidi del dopo virus

Ancora approfondimenti e scoperte con dignità di pubblicazione sul Long Covid, con la novità per cui la nebbia cerebrale dopo la guarigione è simile a quella dell’Alzheimer. Lo studio di un team australiano fornisce nuovi dettagli e similitudini cliniche sulla “Brain fog”. Il report in questione è stato pubblicato su Nature Communications da un gruppo di scienziati australiani dell’Università La Trobe di Melbourne. E quello studio offre ed analizza nuovi importanti particolari sulla cosiddetta brain fog. Di cosa si tratta? 

Long Covid, a cosa assomiglia la nebbia cerebrale

Di quella nebbia cerebrale con cui molti dei contagiati dal virus continuano a combattere anche mesi e mesi dopo essersi negativizzati. Quali sono i sintomi? Parziale perdita di memoria, confusione, vertigini e costante mal di testa. Si tratta di sintomi in grado di compromettere severamente la capacità dei soggetti di svolgere le normali attività e il loro stato di salute generale. Ecco come l’hanno spiegata i ricercatori impegnati nello studio. “Ci possono essere precisi paralleli tra gli effetti del Covid-19 sul cervello e i primi stadi di malattie  neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson”. Il team che ha condotto la ricerca è stato guidato da Rick Reynolds, professore dell’Istituto di Scienza Molecolare dell’ateneo australiano. 

Aggregazioni gemelle fra virus ed Alzheimer 

E quello studio in pratica ha identificato minuscoli frammenti di proteine, detti peptidi, presenti nel virus Sars-Cov-2. Ebbene, studiandoli i ricercatori hanno scoperto che quei peptidi presentano parametri di aggregazione eguali a quelli che vengono rilevati nel cervello nelle prime fasi di malattie neurodegenerative. Come si chiamano quelle aggregazioni? Amiloidi. Ecco un frame delle deduzioni: “Gli effetti neurologici di COVID-19 condividono somiglianze con le malattie neurodegenerative in cui la presenza di proteine o peptidi amiloidi aggregati citotossici è una caratteristica comune. Questi amiloidi hanno dimostrato di essere altamente tossici per le cellule neuronali”.