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Lorenzo Bozano, morto a 76 anni il "biondino della spider rossa" condannato per l'omicidio Sutter

Caso Sutter

Lorenzo Bozano è morto a 76 anni. Era conosciuto come "il biondino della spider rossa", condannato per l'omicidio della 13enne Milena Sutter.

Lorenzo Bozano è morto a 76 anni. Era conosciuto come “il biondino della spider rossa“, condannato per l’omicidio della 13enne Milena Sutter. L’uomo stava nuotando all’Isola d’Elba quando è stato colpito da un malore. Era in stato di semilibertà dal 2019. 

Morto Lorenzo Bozano, condannato per l’omicidio Sutter

Lorenzo Bozano è morto a causa di un malore a 76 ani. Era stato condannato all’ergastolo per il sequestro e l’omicidio di Milena Sutter, 13 anni, figlia di un industriale svizzero. L’uomo è morto nel pomeriggio di mercoledì 30 giugno 2021, mentre stava nuotando al largo di una spiaggia dell’Isola d’Elba. Bozano è stato colto da un malore ed è riuscito a stento a trascinarsi sulla spiaggia di Bagnaia, dove poco dopo è deceduto. Nel 2019 aveva ottenuto la semilibertà e da allora scontava la pena sull’Isola d’Elba. All’inizio delle indagini aveva negato di essere stato lui a rapire la 13enne, ma quando gli investigatori hanno trovato il corpo della vittima è stato arrestato. Alcuni testimoni avevano segnalato la sua presenza davanti alla scuola che frequentava la ragazzina. 

Morto Lorenzo Bozano: l’omicidio di Milena Sutter

Il 6 maggio 1971 Milena Sutter doveva tornare a casa per una lezione privata di storia, ma in realtà non ci è mai ritornata. La ragazzina è stata rapita all’uscita della Scuola Svizzera di Genova e, secondo i medici legali, è stata uccisa quello stesso giorno, intorno alle 18.30. Il giorno sucessivo, la famiglia della 13enne aveva ricevuto una telefonata anonima del rapitore che chiedeva 50 milioni di lire per la vita della ragazzina. “Se la rivolete viva, prima aiuola Corso Italia” aveva dichiarato. I familiari avevano annunciato di essere disposti a pagare la cifra richiesta, ma non hanno più avuto informazioni. Il corpo della ragazzina è stato sepolto inizialmente nella zona di Quarto dei Mille e poi disseppellito 24 ore dopo. Il cadavere è stato ritrovato dopo due settimane in mare, con sei piombi di una tuta da sub. Era irriconoscibile. Bozano è stato arrestato la sera stessa. Le indagini, nei giorni precedenti, avevano seguito una pista precisa grazie ai testimoni che avevano visto l’auto rossa del ragazzo vicino alla scuola frequentata da Milena. 

Morto Lorenzo Bozano: era stato denunciato dal padre

L’imputato era il figlio di un funzionario della campagna di navigazione di Costa Crociere, che lo ha denunciato perché convinto fosse “capace di qualsiasi delitto“. Secondo il padre, Lorenzo Bozano era un “cinico e bugiardo con una forte pulsione sessuale“. I compagni di scuola della vittima, dopo l’arresto dell’uomo, erano stati interrogati sulle caratteristiche della persona che era stata avvistata vicino alla scuola. Nessuna delle amiche di Milena ha riconosciuto Bozano, che però è stato riconosciuto da altre trenta persone. La difesa, però, ha sempre dichiarato che la descrizione di questo “biondino con la spider rossa” era molto diversa dalle sembianze dell’imputato. L’uomo è stato assolto in primo grado nel 1973 per mancanze di prove, ma in seguito è stato condannato all’ergastolo con l’accusa di rapimento a scopo di estorsione, omicidio e occultamento di cadavere. Condanna confermata dalla Corte di Cassazione. L’uomo era scappato in Francia, poi in Africa e poi di nuovo in Francia, dove è stato arrestato nel 1979. La Francia non aveva concesso l’estradizione in Italia, ma lo aveva rilasciato alle autorità Svizzere, che lo hanno portato nel carcere di Ginevra fino all’estradizione in Italia. Nel 1989 aveva ottenuto la semilibertà ma aveva perso i permessi premio nel 1997 per via di molestie ad una ragazzina di 16 anni. Nel 1999 è stato condannato a due anni di carcere e fino al 2002 non ha più potuto chiedere permessi, fino al 2019, quando ha ottenuto la semilibertà.