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Loris Al Raimondi, il suo nuovo album è “Passing Through Emotions": un viaggio tra ricordi e sentimenti

Loris Al Raimondi album

“La vita è il filo conduttore del mio album strumentale. Mi ritengo fortunato, ma ho sofferto molto. Ora aiuto chi è in difficoltà”, spiega Loris Al Raimondi.

Produttore e musicista italo-svizzero, da quando era bambino ha trovato nella musica non una semplice passione, ma un rifugio e una cura. Ora Loris Al Raimondi presenta il suo nuovo album “Passing Through Emotions”, un disco strumentale che mescola con cura e sapienza generi musicali diversi, passando dal jazz all’hip-hop, fino alle sonorità soul. L’album vanta la partecipazione del leggendario Mike Stern e la collaborazione con musicisti del calibro di Fabrizio Sotti, Alfredo Paixao, Gary Willis, Nir Felder, Tom Kennedy, Kevin Field, Tony Grey, Ettore Carucci, Massimo Biolcati, Michel Cusson, Giuseppe Milici. Nell’intervista Loris Al Raimondi ha parlato del progetto che ha dato vita al suo nuovo album e raccontato qualcosa in più su di sé, svelando persino alcune novità in arrivo.

Loris Al Raimondi presenta il nuovo album, “Passing Through Emotions”

Composto, registrato e mixato da Loris AL Raimondi, “Passing Through Emotions” è un tuffo nel passato. È un racconto del percorso di vita del produttore. È un viaggio tra passato e presente, che comincia con la sua nascita, passa attraverso l’amore, l’arrivo di una figlia, fino alle dolorose esperienze con la morte.

“In ogni allenamento sul tapis roulant vedevo di fronte a me un quadro di Jon Van Zyle, raffigurante tre lupi in un paesaggio invernale dell’Alaska, vicino a una casa riscaldata. Il quadro si chiama “Passing Through” e l’artista lo aveva firmato con un augurio personale per me, per una buona vita. Cosa avevo vissuto e cosa avevo ottenuto fino ad allora? Improvvisamente ho sentito il bisogno di creare qualcosa di importante, di lasciare la mia impronta nel tempo. La musica è sempre stata una cura per il mio cuore e per la mia anima. Per questo, ho voluto trasformare in musica tutte le emozioni che avevo vissuto“, ha spiegato l’artista.

Poi ha precisato: “Avevo bisogno del sostegno dei miei musicisti preferiti, perché si può fare qualcosa di grande solo con l’aiuto di grandi musicisti. Così è nato “Passing Through Emotions”, un album che dovrebbe risvegliare grandi emozioni ed essere disponibile come cura per gli ascoltatori appassionati.

Inoltre, parlando del suo nuovo disco, ha spiegato: “La mia vita è stata il filo conduttore di questo progetto. Mi ritengo fortunato, ma ho sofferto molto. Con “Passing Through Emotions” ho provato a essere di supporto a chi sta attraversando un momento difficile. La musica è sempre stata la mia migliore amica e proprio attraverso la musica ho voluto esprimere la mia vicinanza verso chi affronta un momento di dolore. Ho voluto realizzare un progetto capace di lasciare un segno”.

Poi ha ribadito: “Un progetto così ambizioso non sarebbe mai potuto diventare realtà senza la collaborazione dei grandi musicisti che sono stati al mio fianco, i quali hanno capito perfettamente alcuni stati d’animo e li hanno raccontati con rispetto e talento. Ogni singolo pezzo nasconde una storia e tutti i musicisti mi hanno compreso appieno. Durante la composizione dell’album ho vissuto un periodo davvero magico, forse mai vissuto prima e che probabilmente non riaccadrà più. È stato un lavoro faticosissimo, non avevo più orari, ma a me interessava solo comunicare. Mi sono svuotato di fardelli e sentimenti che portavo dentro e non avevo mai esternato. Per la prima volta mi sono messo a nudo totalmente”.

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Una vita tra dolori, gioie e tanto amore

Ripercorrendo la sua vita e guardandosi indietro, cos’ha scoperto di sé? Quali rimpianti e quali le più grandi soddisfazioni?

Mi pento solo di una cosa: non aver vissuto esclusivamente di musica. Non avrei desiderato altro. I miei genitori sono emigrati in Svizzera perché non avevano nulla. Hanno fatto tanti sacrifici. Dopo gli studi avrei voluto dedicarmi solo alla musica, ma mio padre mi aveva messo in guardia: forse con la musica sarebbe stato più difficile trovare una stabilità che mi avrebbe permesso di comprare casa e fare una famiglia. Ho ceduto davanti ai consigli di mio padre, ma ha avuto ragione. Tutte le porte mi si stanno aprendo alla soglia dei 50 anni. Tanti artisti hanno avuto l’exploit quando erano molto giovani, per me sta arrivando a distanza di un po’ di anni, ma ne sono felice”, ha confidato Loris Al Raimondi.

Loris non nasconde il suo lato più sensibile e aggiunge: “Se penso al mio passato, non riesco a tralasciare il dolore vissuto per la morte di mio fratello. È un trauma che non ho mai superato. Avevo 13 anni quando mio fratello 17enne è morto. All’epoca non si pensava a una terapia psicologica, ma sarebbe stata necessaria. Sono stato in Italia con i nonni fino ai 7 anni, poi sono venuto in Svizzera e ho conosciuto mio fratello. Lui per me era una guida e d’un tratto se n’è andato. La musica mi è stata di grande aiuto e lo stesso ha fatto l’amore. Io e mia moglie ci siamo fidanzati da adolescenti. Io avevo 17 anni e lei 16. Erano anni difficili per me, avevo intrapreso una strada sbagliata per provare a dimenticare la delusione che la vita mi aveva arrecato. In quel momento, l’amore mi ha salvato”.

Parlando della moglie, ha ricordato: “Anche nei miei brani esprimo il mio amore profondo verso di lei. Quando arriverà il mio momento vorrei trovarmi tra le braccia di mia moglie, perché è lì che mi sento davvero bene”.

La carriera e i prossimi progetti

Loris Raimondi è nato a Lucerna da genitori italiani, il 2 luglio 1973. Affascinato dal jazz fin da bambino, le produzioni di Loris Raimondi mescolano sapientemente il genere principe della musica afroamericana con l’hip-hop, il soul, l’R&B e il funk, donandogli uno stile inconfondibile. La sua carriera nel mondo della musica comincia ufficialmente all’inizio del 2000, quando comincia a produrre prima per rapper svizzeri e poi anche per rapper internazionali. A partire da quegli anni fino a oggi produce tantissime tracce per vari artisti sotto il suo pseudonimo “AL R”.

Dopo una profonda riflessione sulla sua vita, nel 2020 inizia a comporre nuova musica e a lavorare sul progetto “Passing Through Emotions”. Attualmente lavora come produttore per il mercato americano assieme a Fabrizio Sotti, chitarrista, compositore e produttore che ha suonato e prodotto per Whitney Houston, Jennifer Lopez, Tupac, Zucchero, Shaggy, Mondo Marcio, Clementino e tanti altri, conosciuto proprio in occasione della registrazione dell’album.

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Descrivendo il panorama musicale italiano, commenta: “Ci sono tanti artisti validi. Vorrei solo che le case discografiche dessero più peso e importanza ad artisti che si fanno portavoce dei valori migliori. Con la mia musica, cerco di fare da ponte tra la mia generazione e quella di mia figlia che ha 17 anni. Ricordo l’importanza dell’amore vero, che non è solo sesso. Il lusso piace a tutti, ma bisogna capire che quello è solo un bene materiale. Nella vita servono degli ideali giusti, solo così si può fare la differenza”.

Loris è entusiasta per l’uscita di “Passing Through Emotions”, ma dopo il suo album strumentale si è già messo al lavoro su altri progetti. Le idee non mi mancano, sto lavorando su nuova musica, ma procedo lentamente, non voglio mettermi fretta o scadenze. Ora mi sto impegnando molto per alcune produzioni hip-hop insieme a Fabrizio Sotti, che si trova negli Usa. Il mio obiettivo, inoltre, è farmi conoscere come produttore in America, dimostrando che anche a quasi 50 anni (io sono pronto a spegnere 49 candeline e Fabrizio ha due anni in meno di me) siamo in grado di produrre rapper giovani. Il tutto senza accantonare il nostro sound e il nostro tocco mediterraneo. Mi sto confrontando molto con lo scenario d’oltreoceano, ma mi farebbe piacere lavorare anche in Italia al fianco di altri artisti”, ha fatto sapere.