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Lotta all'evasione fiscale per gli immobili

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Nel comune di Greve in Chianti chi non paga le tasse e svolge attività turistico-ricettiva in maniera non regolare non sfugge al controllo. Il sindaco opera sul territorio per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e dell’irregolarità fiscale legati al settore turistico-ricettivo. I risult...

Nel comune di Greve in Chianti chi non paga le tasse e svolge attività turistico-ricettiva in maniera non regolare non sfugge al controllo. Il sindaco opera sul territorio per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e dell’irregolarità fiscale legati al settore turistico-ricettivo.

I risultati sono rilevanti. Il Nucleo Operativo Antievasione ha elevato complessivamente 220 verbali alle strutture ricettive e una 50 di segnalazioni sono state effettuate dalla Polizia municipale. I controlli vengono effettuati in vari modi possibili: dalla ricerca di informazioni condotte sul web ai controlli incrociati tra gli uffici, sopralluoghi, rilevazioni e segnalazioni trasmesse agli enti preposti quali l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. Tra i numerosi casi illeciti individuati nel periodo 2014-2016 la giunta Sottani sono stati scoperti affitti turistici promossi come casa vacanze, affittacamere, che però non erano provviste di titolo abilitativo; immobili i cui i proprietari risultano essere residenti, spacciati per affitti turistici.

Nel bilancio annuale dell’antievasione figurano anche casi di automobili straniere fantasma che i proprietari non hanno dichiarato di possedere. L’attività del Noa si è concentrata soprattutto nel settore immobiliare rilevando situazioni illecite per 69 appartamenti. Attualmente sono in fase di accertamento altre 15 strutture ricettive non autorizzate ed entro il 31 ottobre saranno analizzate e sanzionate dal Noa. Nel caso in cui saranno individuate irregolarità verrà trasmessa la segnalazione qualificata alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate per la verifiche di competenza.
L’immagine che si restituisce all’esterno è fondamentale per mantenere alto il livello di qualità e di servizi erogati. Il Chianti deve poter accogliere tranquillamente i turisti e deve poter tutelare chi lavora onestamente. La lotta all’evasione è un’azione servirà, anche, a promuovere gli obiettivi turistici di un’area, bella, ricca di risorse e capace di accogliere con un sistema integrato di servizi di alta qualità”.