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Luca Abete presenta #Noncifermanessuno: "L'insuccesso può essere la nostra fortuna"

Luca Abete #Noncifermanessuno

Nell'intervista esclusiva Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, racconta il successo della settima edizione della campagna #Noncifermanessuno.

Impegno, gentilezza ed entusiasmo sono alcuni dei suoi punti di forza. Si aggiunge uno spirito saggio, ottimista e grintoso. Altruista e con un profondo animo fatto di generosità e solidarietà. Luca Abete, storico inviato di Striscia la Notizia, da anni porta avanti con successo la campagna #NonCiFermaNessuno. Nell’intervista esclusiva Luca Abete ha raccontato il suo progetto e la bellezza dell’incontro, la ricchezza della vicinanza (anche virtualmente) e l’importanza dello stare insieme (sebbene a distanza).

“Dieci tappe, oltre 16mila studenti coinvolti in un totale di oltre 25 ore di talk durante le quali abbiamo raccolto storie di resilienza capaci di alimentare la fiducia di tanti ragazzi provati ma non sconfitti dalla pandemia. Lo abbiamo fatto in streaming, con il sostegno dei rettori delle Università italiane e con ospiti straordinari, capaci di coniugare, ognuno in un modo differente, il concetto di coraggio. Insomma una settima edizione che conferma quanto sia importante, davanti alle difficoltà, non arrendersi, insistere e urlare #Noncifermanessuno”, ha sottolineato Luca Abete.

Luca Abete, il successo di #NonCiFermaNessuno

Nel 2021, nell’arco di circa tre mesi, la campagna sociale ha coinvolto gli studenti di dieci atenei collegati in streaming in altrettanti eventi condotti dall’inviato di Striscia la Notizia. L’approccio innovativo del format sta nel focus puntato non sulla ricerca del successo a ogni costo, ma sull’analisi delle sconfitte, delle difficoltà e delle paure. Paure che, in un periodo storico incerto ed estenuante, sono ancora più forti, soprattutto tra i giovani. Nessuna “lezione di vita” ma un confronto sereno, partecipato e condiviso sull’importanza che può acquisire un insuccesso se trasformato in momento di studio e risoluzione dei propri errori.

Tra le novità più apprezzate della nuova edizione c’è la diffusione di 90 podcast quotidiani che hanno raccontato i momenti più intensi del tour. Alla Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricevuta nel 2018, si è aggiunto quest’anno un altro notevole riconoscimento: il patrocinio morale della CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.

Il claim di quest’anno “Contagiamoci di coraggio” ha trasformato il format in un contenitore straordinario di storie e testimonianze di incoraggiamento, grazie alla partecipazione diretta al talk di personaggi dal grande spessore sociale. Tra questi: Michelle Hunziker, Annalisa Minetti, Ciro Ferrara, Valeria Altobelli, Amaurys Perez, Alessandro Cecchi Paone, Pif, Roberto Re, Ludovica Nasti, Maria Falcone, Gessica Notaro, Jago.

In ogni tappa, con l’obiettivo di valorizzare storie di resilienza provenienti dalle Università, è stato assegnato anche il Premio #NonCiFermaNessuno. In particolare, “c’è la storia di un ragazzo scappato dalla Nigeria insieme alla famiglia, per salvarsi dalle persecuzioni. Il ragazzo si è laureato in informatica a Parma, ma ha sottolineato che il primo obiettivo davvero raggiunto è stata la ritrovata la libertà. Le difficoltà quotidiane di molti giovani si fanno piccolissime davanti a una storia simile”.

Luca Abete #Noncifermanessuno

Luca Abete presenta #NonCiFermaNessuno

Oggi si crede fermamente nel successo immediato, nella necessità di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati, a ogni costo. Ma incertezze, errori, fallimenti e paure sono inevitabili ostacoli che si incontrano lungo il cammino di ciascuno.

Luca Abete a proposito del progetto #NonCiFermaNessuno ha spiegato: “È nato quasi per caso. È nato dall’attenta osservazione dei ragazzi. I racconti legati alla mia carriera svolgevano una sorta di funzione terapeutica: i ragazzi ne erano appassionati. Non bisogna rivolgersi a loro solo come “professoroni” che indicano la strada verso la gloria. Bisogna parlare anche di fallimenti, sconfitte e insuccessi. Il progetto prende forma in modo sperimentale, ma è stato subito un tripudio tra i ragazzi. Dopo la medaglia da parte di Mattarella, Papa Francesco ha voluto che tenessimo un incontro con lui davanti a 7000 ragazzi a Città del Vaticano”.

La pandemia ha costretto a riorganizzare i piani. A tal proposito, Luca ha aggiunto: Il Covid ha messo a dura prova il nostro lavoro, ma non abbiamo perso la voglia di fare. Siamo andati avanti organizzando incontri via streaming. Da un impedimento abbiamo trovato un’opportunità. È una delle colonne portanti della nostra campagna. In streaming hanno partecipato molti più ragazzi rispetto ai 2/300 presenti in aula ed erano tutti molto attivi”.

“Nel corso dei nostri seminari abbiamo avuto la fortuna di collaborare con grandi ospiti. Ciro Ferrara, per esempio, ha parlato dei valori dello sport al servizio del coraggio, e viceversa. Lo scultore Jago, invece, ha parlato della creatività al servizio del coraggio. Abbiamo lavorato con Annalisa Minetti, che ha riportato la sua testimonianza di coraggio quotidiano: il coraggio di trasformare la disabilità in qualcosa che ti arricchisce. Con Michelle Hunziker e Gessica Notaro abbiamo parlato dell’importanza del coraggio per difendersi dalle discriminazioni o dagli abusi da parte degli uomini”, ha sottolineato.

Luca Abete #Noncifermanessuno

Luca Abete, i consigli di #NonCiFermaNessuno

Luca Abete dà consigli ai più e meno giovani. “Il problema non è vivere il momento difficile: l’errore non è la fine del mondo, ma è una fortuna perché si può correggere e imparare dall’errore, non commettendolo più. Il problema è che cresciamo in una società che ci dice di essere per forza i migliori, sempre bravi e belli. Questo ci spinge a non avventurarci in percorsi nuovi. Così facendo però, si limita la sperimentazione del talento personale. Può essere l’errore a farci scoprire potenziali nascosti”, ha sottolineato.

Ai ragazzi dice: Sperimentatevi sempre. Non bisogna avere paura del futuro: l’incertezza del domani destabilizza tutti, giovani e non, ma il consiglio che do è dedicarsi a creare il miglior presente possibile”.