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Luca Mercalli e i negazionisti del clima in televisione: “Adesso basta”

Luca Mercalli

Luca Mercalli e i negazionisti del clima in televisione: “Adesso basta, non solo vengono invitati in quota paritaria ma spesso non sono esperti”

Luca Mercalli non le manda a dire ad a Rolling Stone affronta anche il tema dei negazionisti del clima in televisione: “Adesso basta”. L’esperto meteo parla della tragedia della Marmolada e del nesso con il cambiamento antropico che sta sconvolgendo gli scenari del pianeta. In ordine alla prevedibilità della strage Mercalli ha spiegato: “Qualcosa si poteva prevedere a un livello generalista, nel senso che ovviamente su tutti i ghiacciai, quando fa caldo, il rischio di valanghe aumenta; però non si potevano prevedere l’ora, il luogo e le modalità in cui il tutto si è verificato, quindi fondamentalmente era un’informazione che non aveva una possibilità di utilizzo pratico”. 

“Non si potevano certo chiudere 4400 ghiacciai”

E ancora: “È un po’ quel che accade nei weekend col bollino rosso: c’è più traffico, quindi il rischio di incidenti per forza di cose aumenta, ma non per questo si può imporre un divieto di circolazione a tutte le macchine o bloccare le strade. Similmente, non si poteva pensare di chiudere i 4400 ghiacciai presenti sulle Alpi: cosa si poteva fare?”. 

Mercalli e i negazionisti del clima 

L’affondo di Mercalli dopo la strage della Marmolada è sulla politica: “Ci vogliono delle scelte politiche coerenti che valgano per tutti, esattamente come accaduto nel caso della legge contro il fumo: dalla mattina alla sera è stato impedito di fumare nei locali pubblici, e il mondo ha cambiato volto in maniera repentina”. E sui negazionisti in tv? “Il primo errore è pensare che, invitando un punto di vista “controcorrente” sul clima, si possa garantire un contraddittorio: così non è. Se la comunità scientifica è pressoché unanime (il consenso è vicino al 100%) nel sostenere che i cambiamenti climatici siano causati dalle attività degli esseri umani, per garantire la proporzionalità in studio dovrebbero essere presenti 99 scienziati a favore della tesi dell’origine antropica e un solo esperto contrario”. 

“Scettici ed anche inesperti”

Poi la chiosa amara: “E invece, spesso, l’opinione scettica sul riscaldamento globale viene presentata come paritaria e pienamente legittima; non dovesse bastare, nella maggior parte dei casi lo scettico di turno invitato nei salotti non è neppure un esperto del settore o, addirittura, fa un altro mestiere”.