É venuta a mancare a quasi 99 anni Lucy Salani, donna trans sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti. É stata un’attivista per i diritti della comunità LGBT, una convinta antifascista e una fonte storica di immensa importanza sui fatti della seconda metà del Novecento. A dare notizia della sua morte Luca Paladini, fondatore dei Sentinelli di Milano e consigliere regionale lombardo.
Lucy Salani, l’annuncio della sua morte
Il messaggio di Paladini arriva su Facebook, è breve ma commovente: “La nostra tesserata onoraria Lucy Salani non c’è più. Una vita lunga dove ha conosciuto l’orrore dei campi di concentramento e poi la libertà di voler essere se stessa. Riposa in pace e grazie di tutto” ha scritto su Facebook.
Lucy Salani, la storia della sua vita
Nata a Fossano nel 1924 e cresciuta a Bologna, Lucy Salani è stata deportata a Dachau nel 1944, a vent’anni. La sua colpa era stata quella di aver disertato l’esercito fascista prima e nazista poi. Dopo essere sopravvissuta ed essere tornata a casa è arrivato il coming out. Sulla sua esperienza nei lager nazisti ha raccontato: “Sono già tornata tre volte a Dachau dopo la liberazione e tutte le volte provo una sensazione che non riesco a descrivere. Ho un blocco e mi continuano a scendere le lacrime. È impossibile dimenticare e perdonare. Ancora alcune notti mi sogno le cose più orrende che ho visto e mi sembra di essere ancora lì dentro e per questo voglio che la gente sappia cosa succedeva nei campi di concentramento perché non accada più”.