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L'UFO di Montreal, l'avvistamento alieno più spettacolare e misterioso del Canada

L'UFO di Montreal, l'avvistamento alieno più spettacolare e misterioso del Canada

Era il 7 novembre 1990. E quello che accadde sopra la città di Montreal fu uno spettacolo che tutti ricordano, tra stupore e spavento. UFO, senza dubbio.

disco volanteQuello che ebbe luogo a Montreal, in Canada, fu uno degli avvistamenti più singolari ed entusiasmanti della storia del paese e non solo. Il cosiddetto “Ufo di Montreal” venne registrato la notte del 7 novembre 1990. Per la precisione, erano le 21.10, quando gli occhi della città si inchiodarono sopra una strana luce nel cielo. L’oggetto, dalla forma triangolare, venne visto anche dal giornalista presso il quodiano La Press, Marcel Laroche, il quale salì in cima a un hotel per poterlo vedere meglio. Qui, vi trovò altre 30 persone, tutte letteralmente ipnotizzate dalla tremenda visione. Laroche, perciò, decise di fotografare quanto stava accadendo. Si trattava, con tutta evidenza, di un oggetto volante fisso sopra la sua testa. Aveva una forma vagamente ovale ed era visibilmente fatto di metallo scuro e brillante. Ma soprattutto diffondeva, attorno a sé, luci gialle e verdi.

Anche la Polizia, chiamata dalla direzione dell’albergo, arrivò sul posto e, come gli altri testimoni presenti, scorse l’oggetto. Questo era immbobile da oltre un’ora. A quel punto, gli agenti contattarono gli aeroporti della zona. Ma dalla torre di controllo venne riferito che il traffico aereo era assolutamente regolare. Verità o tentativo di occultamento? L’agente Robert Masson dichiarò: “Sono più che convinto di aver visto qualcosa che, per sua natura, non poteva essere stato fabbricato sul nostro pianeta. E non ho alcun dubbio che provenisse da un luogo che non era la Terra. E ne sono convinto oggi come allora”.

L’allontanamento dell’oggetto e il responso della NASA

Intorno alle 22.30, l’oggetto misterioso incominciò a spostarsi verso est e si allontanò dalla città di Montreal. Le foto scattate dal reporter vennero poi tutte tramesse ad uno specialistica di ottica della Nasa. Secondo l’esperto, le luci non erano semplici riflessi, bensì proiezioni provenienti da un oggetto tridimensionale. Inoltre, aggiunse che l’oggetto si trovava probabilmente ad un’altitudine tra i 1600 e i 2700 metri e che il suo diametro poteva essere di circa 540 metri. Escluse del tutto che si trattasse di un fenomeno naturale come, ad esempio, una semplice aurora boreale.

In quegli anni, vennero registrati altri avvistamenti simili: a Bruxelles e sopra Città del Messico. Si tratta della stessa cosa? Il mistero è ancora blindato.

UFO: cosa sono? Le ipotesi di Sagan e Jung

avvistamento alienoUFO è l’acronimo inglese di Unidentified Flying Object, che sta per oggetto volante non identificato. Il riferimento va a ogni fenomeno aereo le cui cause non sono facilmente o immediatamente individuate. A coniarlo, fu la United States Air Force, nel 1952. Nella cultura popolare di massa, il termine UFO è diventato sinonimo di navi spaziali aliene.

Secondo Carl Sagan, si tratta di una teoria, quella delle presenza aliene, che non si può basare solamente sulle testimonianze degli avvistamenti. Le persone possono mentire per denaro o per desiderio di notorietà. O, più probabilmente, possono fraintendere ciò che vedono o vedere cose che non esistono. Nessun avvistamento, infatti, è stato riferito in modo attendibile. Secondo Sagan, perciò, non esistono prove concrete a sostegno dell’origine extraterrestre degli UFO. E nemmeno è convincente l’ipotesi parafisica che vuole gli UFO provenire da un’altra dimensione.

Il pioniere della psicologia Carl Gustav Jung si occupò del fenomeno UFO in particolar modo nel celebre saggio Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo. Secondo jung, tali avvistamenti non sarebbero altro che rappresentazioni psichiche inconsce strettamente derivate da avvenimenti di rilevanza collettiva.