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L'Ugl festeggia 73 anni e si proietta verso il V congresso

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Roma, 24 mar. (askanews) - Quali sfide dovrà affrontare il mondo del lavoro, il ruolo dei corpi intermedi alla luce dello scenario economico, il confronto con il Governo sulle riforme: sono i temi dell'iniziativa dell'Ugl per festeggiare il 73esimo anniversario dalla sua fondazione. Appuntamento ...

Roma, 24 mar. (askanews) – Quali sfide dovrà affrontare il mondo del lavoro, il ruolo dei corpi intermedi alla luce dello scenario economico, il confronto con il Governo sulle riforme: sono i temi dell’iniziativa dell’Ugl per festeggiare il 73esimo anniversario dalla sua fondazione. Appuntamento che segna anche l’inizio del cammino congressuale.

Il prossimo sarà il quinto congresso della confederazione, il segretario generale Paolo Capone si ricandiderà per un secondo mandato. Il principale obiettivo sarà rafforzare il ruolo del sindacato per tutelare meglio i lavoratori. “Oggi festeggiamo 73 anni da quel lontano 1950 dove a Napoli il 24 marzo fu fondata la Cisnal, diventata poi Ugl – ha detto – le nuove sfide che il mondo ci pone di fronte, il cambiamento che stiamo vivendo e che purtroppo non stiamo governando ci impone di avere una visione verso il futuro. E su questo costruire l’azione del sindacato, che oggi, come fanno alcuni grandi sindacati, spera di poter risolvere i problemi applicando vecchie ricette. Ha sbagliato purtroppo direzione. Non darà risposte ai lavoratori di domani, non darà risposte ai nostri figli che saranno i pensionati di domani, non darà risposte a tutte le contraddizioni sociali che questo mondo sta ponendo di fronte a noi”.

Il confronto tra Governo e parti sociali è e resterà la chiave per trovare le soluzioni ai problemi. “Il confronto è fondamentale se passa da rito ad azione concreta – ha affermato – continuare a ragione per contrapposizioni con la lotta di classe e non passare, per esempio, alla partecipazione dei lavoratori e alla gestione delle imprese, che è una risposta moderna per le contraddizioni di questo Paese”.

Il giudizio sulla mobilitazione unitaria annunciata da Cgil, Cisl e Uil non trova dunque d’accordo l’Ugl. “Se nel campo della medicina prevenire è meglio che curare – ha aggiunto – nel campo dell’analisi economica e sociale bisogna capire bene quello che succede. Nel merito vogliamo verificare quello che il Governo propone e saremo pronti a mobilitarci se il Governo proporrà cose che non vanno nella direzione di una giustizia sociale per i lavoratori, soprattuto per le famiglie più bisognose. Se a tutto questo non verranno date risposte giustamente ci si confronta e ci si mobilita, ma la mobilitazione preventiva in questo momento è un po’ fuori posto”.