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Luka Modrić e Vanja Bosnic, curiosità sulla coppia

Luka Modrić e Vanja Bosnic

Luka Modrić e Vanja Bosnic si sono sposati nel 2010 e conosciuti 3 anni prima, lui un rifugiato e lei la sua agente personale

Il mondo del calcio affascina sempre, ma ad affascinare sono anche gli abili calciatori. Un goleador tra quelli più famosi per il suo piede è il croato Luka Modrić. Reduce da un mondiale celebrativo e di nuovo in campo per il Real Madrid. Il miglior giocatore per Fifa Best 2018 è felicemente sposato con Vanja Bosnic. Il matrimonio nel 2010, ma la loro vita insieme ha un precedente professionale. Vanja è stata, infatti, l’agente del marito influenzandone un pò tutta la carriera.

Luka Modrić e Vanja Bosnic

Una donna da sposare

Luka Modrić e Vanja Bosnic si sono conosciuti nel 2007 quando lei lavorava per Mamic Sport. Si tratta dell’agenzia di Zdravko Mamic, condannato per frode fiscale e appropriazione indebita. Ha conquistato il calciatore per le sue doti economiche e per la testa veloce, così diviene la sua agente. Subito ha preparato il trasferimento del fenomeno calcistico al Tottenham. Quindi viene dalla Bosnic a spinta di lasciare il Dinamo Zagabria e la sua amata Croazia alle volte di Londra. Infatti è stata lei ad affermare: “solo nella Premier la tua carriera potrà cambiare in modo radicale”. Ebbe ragione, quella della città Inglese non è che una tappa per arrivare alla più grande squadra in Europa, il Real Madrid. Le trattative sono durate due mesi, gli Spurs non volevano perderlo. Vanja è stata centrale nel passaggio e, dopo liti, multe e polemiche, il calciatore viene venduto per 42 milioni di euro. Il 27 agosto del 2012 diventa quindi un Blancos. Una decisione importante e che ha portato a grandi successi coi Blancos. Infatti incassa 4 Champions League e poi vola per il mondiale. Ovviamente al suo fianco sempre la moglie e i figli.

I processi

Per via della sua relazione con Vanja, Luka è chiamato a testimoniare al processo di Zdravko Mamic. Nello stesso ha risposto spesso con “non so” e “non ricordo” e viene accusato di aver dichiarato il falso. Ma non finisce qui, perché anche in Spagna viene accusato di aver evaso le tasse sul diritto di immagine per 870mila euro. Condanne che hanno subito altri personaggi del calcio come Cristiano Ronaldo, Messi e Mourinho. Ne esce pagando un milione all’erario ed evitando la condanna.

Una storia da rifugiato

Luka Modrić e Vanja Bosnic vivono la loro vita privata nell’estrema riservatezza. Non sono facili da penetrare nel loro quotidiano, ma sappiamo che sono inseparabili. Si sono sposati nel 2010 a Zagabria e hanno due figli, Ivano ed Ema.

Una curiosità affascinante su questo grande calciatore è proprio conservata nella sua storia. E’ nato a Zara, città della Dalmazia croata che si affaccia sul mar Adriatico. E’ cresciuto a Modrici, un paesino montuoso, dove il nonno pascolava spesso il suo gregge. Proprio durante una delle sue giornate fuori casa col bestiame viene assassinato. Infatti l’infanzia di Modric è segnata dalla guerra serba dopo l’indipendenza croata. Vide andare in fumo la sua casa e si trasferì coi genitori all’hotel Kolovare a Zara. La mamma, Radojka, e il papà, Luka Stipe, erano stati accolti nello stesso poco prima che la loro casa venisse distrutta dalla fiamme. Cresciuto nella guerra che i soldati serbi spargevano tutt’intorno a lui, la sua famiglia e il suo popolo. Ma una volta a Zara, il direttore dell’hotel non può fare a meno di notare il talento del piccolo. Infatti ha affermato ironico che ha distrutto più finestre lui di quante ne hanno potuto distruggere le bombe serbe. Lo segnala alla società dello Zadar, il direttore della squadra, Tomislav Basic, lo affida ad un preparatore personale.

Esile e irraggiungibile

Pochi mesi dopo andò all’Hajduk Spalato, ma il club lo scartò “troppo esile, non ha il fisico per giocare a calcio”. Una delusione che non ebbe molto corso nel cuore del calciatore, infatti Dinamo Zagabria non fece lo stesso errore. Così è cresciuto in una delle migliori accademie di calcio del paese.

Attira l’attenzione la sua piccola statura, il suo fisico esile. In molti si sono pronunciati a riguardo rimanendo sorpresi nel vederlo giocare. Tra i tanti Sir Alex Ferguson: “quando gioca sembra che abbia gli occhi anche dietro alla testa e, anche volendo, nessuno riesce a buttarlo giù. A vederlo, è già un miracolo che stia in piedi. Eppure non lo prende mai nessuno”. Ma anche Paunivic Veljko: “per me era evidente che fosse destinato a diventare un grandissimo. Era palese. Però ci credevano in pochi, poiché era magrissimo e sembrava più delicato di una foglia. A quei tempi, nei Balcani ancora c’era l’idea che un calciatore dovesse necessariamente essere possente per avere successo”.

Un lusso umile

Una bella curiosità però è quella sulla villa a Zara, vista mare e 180 metri. Non ostenta la sua cifra a 9 zeri e afferma: “mi chiedono sempre della “villetta”. Perché così piccola? Noi siamo solo quattro, cosa me ne dovrei fare di 5 o 6 stanze che poi non utilizzo?” Alla fine si tratta di un uomo diventato grande riciclando scarpe trovate nei cassonetti dell’immondizia e parastinchi fabbricati dal papà. La stessa persona che ha visto bruciare la sua casa e morire il nonno ucciso terribilmente.