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Lutto a Ponte Tresa: morto l'ex sindaco Silvano Grandi

Lutto a Ponte Tresa: ci ha lasciato l'ex sindaco Silvano Grandi

Silvano Grandi dal 1980 al 2016 è stato sindaco di Ponte Tresa: lunedì all'età di 75 anni è deceduto.

É morto Silvano Grandi all’età di 75 anni: consigliere comunale per sette anni e poi dal 1980 al 2016 sindaco di Ponte Tresa.

É morto Silvano Grandi, ex sindaco di Ponte Tresa

Si è reso noto anche per la sua veste di docente delle scuole elementari di Ponte Tresa. Ma non solo: è stato insegnante al Ginnasio di Savosa, e in un secondo momento è stato professore e direttore alla scuola media di Bedigliora.

Silvano Grandi, morto in una casa per gli anziani

Ha trascorso gli ultimi annni della sua vita in una casa per gli anziani: lì lunedì ha esalato l’ultimo respirto. Grandi è stato esponente del Partito liberale radicale, nonchè redattore del giornale il Malcantone.

É morto Silvano Grandi: il ricordo di Daniel Buser

A ricordalo è Daniel Buser, attuale municipale del nuovo Comune di Tresa: Daniel conosceva molto bene Silvano, erano così intimi da aver accolto la sua eredità politica:

“Lo davano per introverso, e visto dall’esterno poteva sembrarlo, ma diversamente sapeva scegliersi le persone a cui dare fiducia, con cui poi riusciva a intessere degli ottimi rapporti e con cui stava bene. Ho avuto il piacere e l’onore di rientrare in questo gruppo di persone, seppur io sia arrivato a Ponte Tresa solo all’inizio degli anni Duemila. Silvano nella cosa pubblica si dedicava con impegno e ci metteva tanta dedizione; era poi di un’onestà estrema. Posso senz’altro dire che sia stato per me un buon mentore. È stato lui, con il precedente vicesindaco Enrico Iten, a volermi nel partito e ad avvicinarmi alla vita politica comunale. Quando subentrai, nel 2008, in Municipio lavorai con lui molto da vicino. Ricordo ancora con orgoglio quando mi affidò la vendita dell’Azienda elettrica, un gioiello comunale di circa cent’anni e di grande valore sentimentale soprattutto per il paese. Mi disse ‘Daniel (con l’accento francese, anche se lui sapeva che ho origini svizzero-tedesche) pensaci tu!’. Non è stata un’operazione facile, ma lui ha creduto in me, offrendomi l’incarico con una mano sulla spalla. Eravamo davvero un bel gruppo con fiducia e rispetto reciproco”.