È morto a 79 anni il conduttore televisivo americano Jerry Springer, noto negli Stati Uniti per essere stato al timone di un controverso e molto popolare talk show che quasi tre decenni, fino al 2018.
Lutto nel mondo dello spettacolo Usa, morto il conduttore televisivo Jerry Springer: aveva 79 anni
Prima di debuttare sul piccolo schermo americano, Springer aveva dato inizio alla sua carriera lavorando in politica a Cincinnati, nello Stato dell’Ohio. Nel 1971, infatti, divenne membro del consiglio comunale mentre, nel 1977, venne eletto sindaco, ricoprendo però il ruolo per appena un anno. Chiusa l’esperienza politica, cominciò a lavorare come giornalista in una tv locale, diventando presto uno dei più noti conduttori di un telegiornale.
Il successo per il conduttore arrivo nel 1991, quando ideò il talk show The Jerry Springer Show, distribuito in tutti gli States dalla NBC Universal.
Il talk show andato in onda per trent’anni
In un primo momento, il talk show era incentrato sulla politica. A causa dei bassi ascolti, tuttavia, Spinger decise di modificare il suo approccio al programma e di affrontare esclusivamente temi sensazionalistici con lo scopo di generare scalpore e attirare la curiosità del pubblico.
Il programma prevedeva che, ogni giorno, salissero sul palco persone pronte a raccontare le proprie storie e i loro problemi familiari. Alle discussioni prendeva parte anche il pubblico in studio. I dibattiti avevano toni accesi e spesso culminavano in risse tra gli ospiti.
Il format ottenne grande successo e, sul finire degli anni ’90, superò in ascolti quello più visto dell’epoca ossia quello condotto da Oprah Winfrey. Allo stesso tempo venne molto criticato e considerato un esempio di “tv spazzatura”. Nonostante le critiche, The Jerry Springer Show ha continuato a essere trasmesso fino al 2018.