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M5s, Conte: "Restiamo leali a Draghi ma pretendiamo il rispetto degli impegni"

Conte Draghi

"Non rimpiango di non aver fondato il mio partito, anzi. Il processo di rilancio del Movimento 5 Stelle è solo all'inizio", fa sapere Conte.

L’ex premier Giuseppe Conte commenta il rapporto con l’attuale governo e con il suo successore, Mario Draghi, spiegando che il processo di rilancio del Movimento 5 Stelle è solo agli inizi.

Conte sul governo Draghi: “Resteremo leali”

Intervistato dal Corriere della Sera, il leader grillino ha dichiarato: Non rimpiango di non aver fondato il mio partito, anzi. Gli attacchi della stampa e di alcuni avversari politici sono una conferma che siamo sulla strada giusta“. Quindi ha sottolineato:Il processo di rilancio del M5s è solo all’inizio e già facciamo tanta paura. Occorrerà tempo per raccogliere il risultato della semina”.

“Nella maggioranza c’è una fase di tensione tra forze eterogenee, ma c’è anche un malessere diffuso in buona parte del Paese. Spetta al governo e alle forze responsabili dialogare con i cittadini che rifuggono la violenza, ma vivono con angoscia e preoccupazione questa ripartenza”, è il commento di Conte, il quale ha poi assicurato di restare fedele al governo Draghi. Infatti, ha precisato: “Ho sentito Draghi, il reddito verrà rifinanziato e modificato in base alle nostre proposte. Noi siamo leali al governo, ma non abbiamo firmato assegni in bianco. Non staremo “zitti e buoni” se si tratta di difendere i nostri valori. Partiti e movimenti sono l’anima della democrazia, non un fastidioso rumore di fondo. Pretendiamo il rispetto degli impegni.

Sull’ipotesi di Draghi al Colle e voto anticipato, l’ex premier ha dichiarato: “Il totonomi rischia di diventare una distrazione per l’azione del governo. Il M5s continua a lavorare per contrastare il caro bollette, proteggere famiglie e imprese in difficoltà, garantire una efficace attuazione del Pnrr. A tempo debito daremo il nostro contributo per eleggere una personalità di alto valore morale, che garantisca al meglio l’unità nazionale”. Il suo è un “no” indirizzato “a chi tira Draghi per la giacca. Lo spingono al Quirinale, lo vincolano a rimanere sino a fine legislatura, lo proiettano oltre il 2023. Tutto e il contrario di tutto”. Il Movimento, ha tenuto a sottolineare, “non pensa alle proprie convenienze ed è per questo che non vogliamo contribuire a distrarre il governo: c’è da fare la riforma del fisco, delle pensioni, degli ammortizzatori sociali, del salario minimo”.

Conte sul governo Draghi e il green pass: “Non è stato un errore”

Anche Giuseppe Conte commenta l’introduzione del certificato verde nel nostro Paese e spiega che per lui non si è trattato di una scelta sbagliata.

Non è stato un errore. Solo che con i cittadini bisogna dialogare e spiegare che essendo il primo Paese occidentale ad aver attivato il lockdown abbiamo dovuto introdurre il green pass sui luoghi di lavoro per uscire prima dalla pandemia. Abbiamo un debito pubblico molto alto, dobbiamo ripartire in modo vigoroso“, ha dichiarato.

Conte sul governo Draghi e sul futuro del Movimento 5 Stelle

Dopo aver parlato del dialogo con il Pd e dell’opposizione a Salvini e Meloni, Giuseppe Conte ha commentato il futuro del Movimento 5 Stelle. È vero che Grillo vorrebbe che Di Maio prendesse il suo posto?

A tal proposito, l’ex premier fa sapere: Grillo e Di Maio li sento entrambi. Chi ci vuole disuniti resterà a bocca asciutta. Sarebbe suicida per tutti, dopo il grande lavoro preparatorio, distruggere un nuovo corso che è appena iniziato e ha bisogno di tempo”.