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M5S, Grillo sull’inchiesta della Procura di Milano: “Molto amareggiato ma coscienza pulita”

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In relazione a quanto riferito da fonti vicine a Beppe Grillo, il garante del M5S sarebbe “molto amareggiato” ma avrebbe la “coscienza pulita”.

In relazione a quanto riferito all’AdnKronos da fonti vicine a Beppe Grillo, il garante del Movimento 5 Stelle sarebbe particolarmente “amareggiato” ma avrebbe la “coscienza pulita” per quanto riguarda l’inchiesta aperta dalla Procura di Milano sui contratti pubblicitari sottoscritti nel 2018/2019 dalla compagnia marittima Moby Spa dell’armatore Vincenzo Onorato con il blog dell’ex comico.

M5S, Grillo sull’inchiesta della Procura di Milano: “Molto amareggiato ma coscienza pulita”

Secondo quanto riferito da AdnKronos, coloro che sono riusciti a mettersi in contatto con Beppe Grillo, nella giornata di martedì 18 gennaio, hanno descritto il garante del Movimento 5 Stelle come “molto amareggiato” e non troppo incline al dialogo. Inoltre, commentando l’inchiesta aperta dalla Procura di Milano che lo coinvolge in prima persona, Beppe Grillo si è limitato a ribadire di avere la “coscienza pulita” e di sentirsi “dispiaciuto e amareggiato per i tempi dell’indagine”.

M5S, Grillo sull’inchiesta della Procura di Milano: telefonate e messaggi di solidarietà

In seguito alla diffusione della notizia relativa all’apertura dell’inchiesta, nella serata di martedì 18 gennaio, Beppe Grillo è stato contattato telefonicamente dall’ex premier e attuale leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

Al garante del M5S, poi, sono stati indirizzati innumerevoli messaggi di solidarietà scritti dai membri del movimento tra i quali figurano non solo parlamentari ma anche esponenti del Governo e del sottogoverno.

M5S, Grillo sull’inchiesta della Procura di Milano: le dichiarazioni del senatore Toninelli

In merito all’accaduto, si è espresso anche l’ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e senatore del M5S, Danilo Toninelli, intercettato dai giornalisti in prossimità di Palazzo Madama.

Sulla vicenda, il senatore Toninelli ha dichiarato: “Non ho mai aiutato alcun concessionario nella mia azione di ministro. Con Moby e Tirrenia parlano i fatti per il sottoscritto: zero proroghe delle concessioni e gare pubbliche – e ha aggiunto –. Da Grillo non ho mai ricevuto pressioni o richieste di favori per aiutare questo, i Benetton, un altro concessionario, e neanche Onorato. Lo testimoniano i fatti, l’indirizzo politico portato avanti al ministero, che non era nell’interesse di Onorato ma nell’interesse generale. Onorato voleva mantenere la concessione, scaduta nel 2020. Quando sono arrivato al ministero ho detto ai concessionari che si sarebbero sognati le proroghe. Diedi l’indirizzo alla Direzione generale del ministero di preparare le carte per fare una nuova gara. E Onorato era uno dei partecipanti, non l’aggiudicatario della gara”.