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M5S: Rousseau, 'da Crimi forzatura inaccettabile, contro regole e iscritti' (3)

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(Adnkronos) - "L’operazione che gli asseriti rappresentanti del Movimento 5 stelle - vogliono porre in essere - attacca ancora l'associazione Rousseau - è un vero e proprio atto di forza che non tiene conto della volontà degli iscritti ai quali non viene chiesta alcuna ...

(Adnkronos) – "L’operazione che gli asseriti rappresentanti del Movimento 5 stelle – vogliono porre in essere – attacca ancora l'associazione Rousseau – è un vero e proprio atto di forza che non tiene conto della volontà degli iscritti ai quali non viene chiesta alcuna autorizzazione e dai quali non si dice chi sia il destinatario dei dati, né quali saranno le politiche di gestione di tali dati. Inoltre, l’operazione nella modalità in cui viene richiesta, ossia chiedendo di consegnare i dati e non di trasferirli ad un’altra piattaforma già attiva, significherebbe chiudere i dati in un cassetto comportando una grave interruzione dei diritti degli interessati in ambito privacy (quali il diritto di accesso, alla rettifica, alla cancellazione e ogni altro diritto stabilito dalla legge) e questo impedirebbe l’esercizio dell’attività associativa, che deve essere invece garantita da Statuto, sia agli iscritti che agli eletti al MoVimento 5 Stelle".

"Per fare qualche esempio. Se si consegnassero i dati con le modalità richieste dall’ex reggente: gli iscritti non potrebbero rinnovare la loro iscrizione annuale e ciò determinerebbe la possibile decadenza dell’iscrizione e la perdita del loro diritto di voto; sarebbe impedito a chi ha avviato un’iscrizione 6 mesi fa di poter caricare la documentazione per ottenere la certificazione e sarebbe impedita la possibilità di votare, come previsto dallo Statuto; gli iscritti non potrebbero accedere ai loro dati o modificarli o cancellare in maniera immediata la propria iscrizione così come previsto dal diritto di accesso, alla rettifica e alla cancellazione; i portavoce in parlamento e nelle regioni non potrebbero discutere con gli iscritti le proprie proposte di legge oppure accedere a tutti gli atti non riuscendo quindi a esercitare il diritto alla partecipazione e alla democrazia diretta; i portavoce non potrebbero rendicontare le proprie spese nell’ambito delle restituzioni violando l’obbligo previsto dal trattamento economico".

"Ancora una volta, siamo costretti a ribadire la nostra piena disponibilità, ma solo nel perimetro del rispetto della legge, della democrazia interna e della tutela degli iscritti. Prepotenze amministrative o giuridiche non sono la strada per risolvere i problemi, ma solo per crearli", conclude l'associazione Rousseau.