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M5S, Tribunale di Napoli rigetta il ricorso degli attivisti: confermata la leadership di Conte

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Il Tribunale di Napoli ha rigettato il ricorso presentato da un gruppo di attivisti M5S, riaffermando di fatto la leadership di Conte.

Il Tribunale di Napoli ha rigettato il ricorso presentato da alcuni attivisti del M5s sulle modifiche apportate allo Statuto del gruppo politico. La leadership dell’ex premier Giuseppe Conte, quindi, è stata nuovamente confermata.

M5S, Tribunale di Napoli rigetta il ricorso degli attivisti: confermata la leadership di Conte

Il Tribunale di Napoli ha deciso di rigettare il ricorso presentato da un gruppo di attivisti pentastellati per contestare le modifiche allo Statuto del Movimento 5 Stelle e la leadership di Giuseppe Conte. La decisione del tribunale partenopeo è stata diffusa nel pomeriggio di mercoledì 13 luglio e ha di fatto riconfermato la validità dell’elezione di Conte e il suo ruolo di presidente del M5S.

Nel mese di giugno, i giudici si erano già espressi con parere contrario rispetto al reclamo formalizzato da alcuni iscritti che si scagliavano contro le modalità di voto che avevano portato ad alcuni cambiamenti dello Statuto, antecedenti all’elezione dell’ex premier.

In seguito alla diffusione della sentenza, l’avvocato Francesco Astone ha commentato: “Siamo naturalmente molto soddisfatti per la conferma di Giuseppe Conte come presidente del Movimento fondato da Beppe Grillo – e ha aggiunto –. Ora si torni alla politica, basta con i procedimenti giudiziari”.

I legali del presidente del M5S: “Ora si torni alla politica”

In merito alla sentenza, poi, è intervenuto anche l’avvocato Francesco Cardarelli che, insieme ad Astone rappresenta l’ex premier Giuseppe Conte. Rispetto alla decisione del Tribunale di Napoli, Cardarelli ha affermato: “Il tribunale ha potuto constatare l’assoluta legittima dell’intero procedimento assembleare, e anche constatato che le maggioranze raggiunte erano tali da rendere irrilevante qualsiasi dubbio sul noto regolamento che escludeva dal voto gli iscritti juniores cioè quelli iscritti da meno di sei mesi. Speriamo che queste problematiche di natura giudiziaria non interferiscano ulteriormente con l’attività politica del presidente e del Movimento da lui guidato”