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Macerata, Massimo Bonfigli morto a dieci giorni dalla prima dose di vaccino Pfizer

Massimo Bonfigli

Massimo Bonfigli, funzionario della Provincia, è morto a 58 anni dieci giorni dopo aver effettuato la prima dose di vaccino Pfizer.

Massimo Bonfigli, funzionario della Provincia, è morto a 58 anni dieci giorni dopo aver effettuato la prima dose di vaccino Pfizer. L’uomo ha avuto una febbre molto alta ed è stato portato al pronto soccorso.

Morto Massimo Bonfigli dopo la prima dose di vaccino Pfizer

Massimo Bonfigli, geometra e funzionario del settore viabilità della Provincia di Macerata, è morto a 58 anni all’ospedale regionale di Torrette. Secondo quanto riportato dalla famiglia dell’uomo, Massimo Bonfigli, che avrebbe compiuto 59 anni a ottobre, aveva ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer lunedì 7 giugno. Tra giovedì 10 e venerdì 11 giugno ha avuto una febbre molto alta. Il lunedì successivo la famiglia ha deciso di portarlo al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata e nello stesso giorno è stato trasferito in rianimazione. Il giorno successivo era stato trasferito all’ospedale regionale di Torrette perché gli era stato riscontrato un problema epatico, che aveva addirittura spinto tutti a pensare che potesse essere necessario un trapianto di fegato. Purtroppo l’uomo non ce l’ha fatta e il mattino seguente, verso le 6, è morto.

Morto Massimo Bonfigli: le cause del decesso

L’ospedale regionale ha disposto l’autopsia per analizzare i motivi precisi del decesso, attraverso la medicina legale. Dopo l’esame autoptico verrà fissata la data del funerale. Una delle ipotesi sulle cause del decesso sarebbe quella di un’epatite fulminante. “Faremo le indagini necessarie per capire le cause della morte” ha dichiarato la direzione sanitaria degli Ospedali Riuniti. Massimo Bonfigli lascia la sua mamma, i suoi due fratelli, la cognata e la nipotina. L’uomo era un grande sportivo. Vent’anni fa correva, poi aveva deciso di dedicarsi alla bicicletta. A Mogliano, luogo in cui viveva, tutti hanno voluto ricordare che salutava tutte le persone che incontrava mentre viaggiava in sella alla sua bici. Una settimana prima di sentirsi male era andato a fare un giro all’abbadia di Fiastra in compagnia del suo storico gruppo di amici del Runner’s Club di Mogliano di cui faceva parte.

Morto Massimo Bonfigli: messaggi di affetto e di stima

Per Massimo Bonfigli sono arrivati tantissimi messaggi di affetto. Era un uomo molto stimato nel suo paese. “Eravamo coetanei e compagni di scuola, avevamo frequentato le medie insieme, ma siamo sempre rimasti amici. Era professionale, serio, competente e disponibile nel lavoro, unico e capace. Per me è stato un punto di riferimento, anche dopo il sisma; per qualsiasi dubbio sulla viabilità mi rivolgevo a lui. Una persona buona, e adesso che non c’è più è una grandissima perdita” ha dichiarato il sindaco Cecilia Cesetti. L’uomo era un donatore Avis, con oltre cinquanta donazioni alle spalle, e aveva l’abitudine di passeggiare con gli amici per il borgo quasi ogni sera. “Anche per il gruppo podistico è una grave perdita. Dal 1999 si occupava con grande professionalità della preparazione del percorso e della viabilità della Marcialonga dei colli moglianesi, ormai una classica in notturna nel calendario podistico marchigiano, che si corre proprio in questo periodo. Per noi è il secondo lutto in pochi anni, nel 2012 ci ha lasciato il presidente Luciano Vita, che era grande amico di Massimo” ha aggiunto Patrizio Astolfi, presidente del Runner’s Club.